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Restyling Via del Mare, Sticchi Damiani: “Occasione irripetibile”

LECCE – Sarà un Via del Mare più bello e funzionale. Per il restyling dello stadio leccese potrà partire, dopo il campionato  “il primo step di lavori. Perché è stato finanziato. Manca solo l’ok della Corte dei Conti e poi potrà essere avviato l’iter dell’affidamento dei lavori è della cantierizzazione. Parliamo di circa 11 milioni. Abbiamo preparato uno studio di fattibilità tecnico economica che abbiamo deciso di donare al Comune, il quale l’ha trasferito al Comitato che organizza i Giochi”.  È stato il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ad annunciare che la.proma fase di riammodernamento del Via del Mare potrà partire.

“Ci sarà un interessante restyling del nostro stadio – ha confermato -. Si migliorerà il comfort e la parte estetica del nostro impianto. I lavori saranno rapidi e partiranno subito dopo il campionato”.
Ma Sticchi Damiani punta pure alla fase successiva, a quella che sarebbe la ciliegina sulla torta, ovvero la copertura del Via del Mare. Ci sarà lo stanziamento di circa 100 milioni di euro da suddividere nelle tre province di Taranto, Lecce e Brindisi e da destinare alle opere previste. “È una occasione che non si ripeterà mai più,  crediamo si possa realizzare la copertura – ha agguunto -. Oggi ho questo sogno, questo è il momento giusto. La copertura ha un costo notevole, nei prossimi giorni incontrerò il ministro Fitto e il Commissario Ferrarese. Ci presenteremo ancora una volta con uno studio di fattibilità fatto a nostre spese. Per i Giochi del Mediterraneo Taranto 2026,  Lecce ospiterà esclusivamente le partite di calcio. Però abbiamo concrete possibilità di realizzare anche la copertura. Al momento non è previsto l’avvicinamento delle tribune. A nostre spese abbiamo fatto già lavori per circa 7 milioni di euro. I lavori dovranno esere estremamente veloci ed è previsto l’integrale rifacimento del terreno, dell’impianto di illuminazione e dei servizi igienici”.

 Presenti alla conferenza stampa gli ingegneri Gaspare Quarta Colosso e Matteo Marsano (Meg srl) e all’architetto Franco Maghenzani (Fma Studio e Consorzio Poliedro) ai quali è stato affidato il piano di fattibilità tecnico economica girato poi al Comune.

 

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