LECCE – Cassonetti straripanti di ogni genere di rifiuto, sporcizia diffusa, quello che resta di un campo di calcetto e della sua pericolosissima recinzione cadente, una piazza con appena una panchina, lampioni della pubblica illuminazione rotti, un centro sociale dotato di strutture ricreative ormai malmesso e chiuso da oltre cinque anni. Siamo alle Case Magno, quartiere San Pio. Qui è il degrado a farla da padrone, come hanno detto i residenti al candidato sindaco di centrodestra Adriana Poli Bortone che nelle scorse ore ha voluto vedere di persona quella che è divenuta ormai una situazione al limite del vivere civile. Appena a ridosso delle palazzine da otto piani, in cui vivono più di 400 famiglie, quello che poteva rappresentare un centro di aggregazione, il centro sociale dotato di impianti sportivi e strutture ricreative, compreso un parco giochi per bambini, mestamente chiuso da più di cinque anni. Unica nota positiva, in un contesto di abbandono, il centro per disabili gestito dalla cooperativa sociale “L’Integrazione”, che però deve fare i conti con problematiche relative a mancanza di autorizzazioni comunali per l’uso di appositi mezzi elettrici, già acquistati e fermi da due anni, che permetterebbero a ragazzi diversamente abili, non solo leccesi, di partecipare a tour guidati nel centro cittadino