BARI – Non solo Amtab, la municipalizzata del trasporto pubblico urbano, ma anche le altre società controllate dal Comune di Bari dovranno consegnare agli ispettori nominati dalla Prefettura una serie di documenti per ricostruirne funzionamento e criticità. La richiesta degli atti è arrivata ai vertici di Amgas, Retegas, Multiservizi e Amiu, la stessa già recapitata al commissario Amtab nominato dal tribunale.
Si allarga dunque la lente d’ingrandimento della Commissione di accesso nominata dal Viminale e insediata nella Prefettura di Bari, per verificare l’ipotesi di scioglimento del consiglio comunale, come conseguenza dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia “Codice Interno” sfociata in 130 arresti, che ha fatto emergere un presunto intreccio tra mafia, politica e imprenditoria.
Le carte serviranno ad appurare se i tentacoli della criminalità sono circoscritti ad Amtab, o se l’infiltrazione è più larga, e interessa anche le altre società di servizi del Comune. Tutti documenti dovranno pervenire ai tre commissari insediati in Prefettura: l’ex prefetto di Taranto Claudio Sammartino, il viceprefetto Antonio Giannelli e il maggiore dello Scico della Finanza, Pio Giuseppe Stola. Sono al lavoro dal 25 marzo e sono già stati in Comune tre volte, chiedendo di visionare numerosi documenti. La Commissione ha incontrato anche il procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, al quale ha chiesto alcuni specifici fascicoli collegati alla vicenda Amtab ma anche alle indagini effettuate sulla base delle rivelazioni del pentito Nicola De Santis, che ha parlato di “rapporti con la politica”.