TARANTO – Pesano, ad oggi, come un macigno i 4 punti di penalizzazione in classifica. Guardando a 4 turni dalla fine la graduatoria di serie C, fa male quel segno meno che il Taranto ha ricevuto dalla giustizia sportiva. Il ko contro la Casertana va analizzato sotto molti aspetti.
La sfortuna: il gol subito, dal vento, ha fatto malissimo. La concretezza, mancata agli attaccanti nonostante le occasioni create, più del solito.
Giocarsela con tutti e avere più gamba rispetto a una diretta concorrente, ma non è bastato. Ancora una volta fuori casa manca qualcosa: dopo aver trovato il successo con Brindisi serviva continuità. Ora le ultime 4 partite con un alto coefficiente di difficoltà.
A partire dal match di sabato col Potenza in casa, passando per la trasferta col Monopoli che vuol evitare i playout. Infine i due scontri diretti: con l’Avellino allo Iacovone e col Latina in terra laziale. Si parte dalla gara contro i lucani che restano una formazione nel limbo tra salvezza diretta e playoff. Se il Taranto vuole una posizione migliore in post season deve fare un ulteriore salto di qualità nell’ultimo mese di campionato. In una stagione eccezionale comunque vada per gli uomini di Capuano.
Ai rossoblù, alle 4 gare da disputare, si deve aggiungere quella del ricorso. Ma quest’ultima è un’altra storia tutta da scrivere in una stagione come mai incerta sul capitolo finale che è, anche questo, tutto da scrivere.