LECCE – 13 aprile 2024. Segnatevi questa data. E’ il d-day del ritorno della statua di Sant’Oronzo sulla colonna che si affaccia sulla omonima piazza. Non sarà il monumento originario, in attesa di altra collocazione, ma una copia. Ma sarà sicuramente un momento toccante che chiude una ferita rimasta aperta troppo tempo. Sono passati più di cinque anni, infatti, da quel 30 gennaio 2019, giorno in cui venne rimossa la statua, fiaccata dai segni del tempo. Una volta escluso il riposizionamento della stessa in cima alla colonna la Soprintendenza ha dato il via libera alla realizzazione di una copia e al musealizzazione dell’originale. Un lavoro lungo e certosino che ha incontrato non pochi ostacoli, reso possibile grazie agli sponsor e grazie anche a tanti donatori e donatrici che sono riusciti a raccogliere più di 240mila euro. Un’operazione collettiva che ha coinvolto anche il professor Casciaro del dipartimento dei beni culturali dell’Università del Salento che ha dettato tempi e modi di realizzazione del manufatto.
La statua, alta 5 metri e 10, è stata costruita in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa grazie alla meticolosa attività dei tecnici della Fonderia Nolana Del Giudice.
Ma ora è giunto il tempo dei sorrisi, della fede e della speranza. E’ un faro che torna ad illuminare la città, ha detto l’Arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia.
Il conto alla rovescia è già iniziato. Sarà una festa di piazza che coinvolgerà l’intera comunità pronta a stringersi al suo santo protettore. In attesa, ovviamente, che la statua originale trovi la giusta collocazione per poter essere ammirata dai cittadini e dai turisti, lontana, al contempo, da pericolosi agenti atmosferici.
Con i dovuti accorgimenti – ha fatto sapere il sindaco Salvemini – la location del Sedile potrebbe “accontentare” questi due aspetti. Una scelta che verrebbe incontro alle oltre 1500 firme raccolte dai cittadini grazie a una iniziativa promossa dal Movimento Regione Salento e “benedetta” anche dall’Arcivescovo Seccia.