LECCE- Semaforo verde per il nuovo servizio di trasporto pubblico locale e per l’affidamento della sosta tariffata e della gestione dei parcheggi di interscambio.alla Sgm, ora totalmente pubblica. L’argomento – approdato in consiglio comunale – è passato a maggioranza con il voto contrario delle forze di opposizione. Diverse le novità contenute nella delibera che punta con decisione alla mobilità sostenibile. In cantiere una serie di interventi cosiddetti di park pricing. Obiettivo? Ridurre il congestionamento del traffico cittadino anche grazie all’ampliamento dell’offerta di trasporto pubblico. Una programmazione, quella voluta dall’Amministrazione Comunale – attraverso l’affidamento in house dei servizi alla Sgm – che prevede alcuni step. Si comincia nel biennio 2024-2025 con l’aumento della tariffa minima della sosta che passerà da 60 centesimi a 1 euro con particolare attenzione verso quegli utenti che utilizzeranno i parcheggi di interscambio invece. Tra il 2026 e il 2028, invece, è in programma una generale riorganizzazione del costo dei grattini con un incremento della tariffa massima di sosta e la contestuale introduzione di una tariffa progressiva oraria nelle zone ad alta densità di traffico. Ultimo step, infine, nel 2029, quando scatterà il pagamento del ticket anche al di fuori del perimetro della circonvallazione urbana.
Più corse ma anche costi maggiorati per i cittadini che decidono di prendere un bus per i loro spostamenti con un occhio di riguardo all’intermodalità. E’ prevista l’implementazione progressiva delle percorrenze chilometriche, l’abbassamento dei tempi d’attesa e l’allungamento degli orari. Aumenteranno invece i costi dei biglietti: la corsa semplice passa da 1 euro a 1 euro e 20 centesimi, il biglietto giornaliero da 2,50 a 3 euro, un abbonamento mensile da 9 euro e 70 a 12 euro. Palazzo Carafa punta cosi a disincentivare il mezzo privato a vantaggio dei mezzi pubblici. Un investimento da 8 milioni 700mila euro. “Non è un affidamento a scatola chiusa alla Sgm, così come avveniva in passato. Ogni servizio verrà rendicontato”, ha assicurato l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità, Marco De Matteis. Attacchi frontali invece dai banchi dell’opposizione: “Privilegiare l’uso dell’auto è un concetto vecchio, guardiamo al futuro, ha sottolineato il consigliere Ernesto Mola, mentre Alessandro Costantini e Marco Giannotta hanno rimarcato il fatto che il danaro ora tornerà nelle tasche dei cittadini perché la Sgm è totalmente pubblica. E’ una scelta di rottura, in netta discontinuità rispetto a passato”, ha affermato il consigliere Antonio Rotundo sottolineando gli innegabili benefici del Piano. Caustico invece il centrodestra. “Non si possono far quadrare i conti sulla pelle dei cittadini”, ha tuonato il consigliere Andrea Pasquino. Per Roberto Giordano Anguilla è “l’ennesimo disservizio per i residenti alcuni dei quali saranno costretti a parcheggiare a 300 metri da casa.”.
Di “piano ideologico” e di “accanimento nei confronti dei privati”, ha parlato invece la senatrice Adriana Poli Bortone. “E’ stato speso un milione di euro per ristrutturare bus usati acquistati dalla Sgm”. E critiche giungono pure sulla Società di trasporti pubblici leccese: “L’Amministrazione – accusa – vuole modificare l’oggetto della Sgm, probabilmente perché ha in mente altri progetti anomali”.