ROMA/SALENTO – Gli interventi sulla 7 Ter Bradanico-Salentina (arteria strategica che collega Lecce a Taranto) non sono stati inseriti tra i progetti finanziabili nel Contratto di programma 2021-2025 tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Anas. Il contratto di programma è stato approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, nella seduta di giovedì scorso. Tra le escluse c’è anche la statate 100 Bari-Taranto. Tra gli interventi immediatamente cantierabili, invece, c’è il collegamento tra la Statale 16 e il porto di Molfetta.
Dopo l’annuncio rammaricato per le esclusioni dell’assessore regionale al ramo Maurodinoia, i consiglieri di Centrodestra non ci stanno.
Pagliaro, Caroli, Conserva, De Blasi, Di Cuia, Gabellone, Mazzotta, Perrini e Scalera non le mandano a dire. “Le lacrime da coccodrillo dell’assessora lasciano il tempo che trovano – tuonano all’unisono- quest’opera andava inserita fra le prioritarie nel Piano regionale dei trasporti, e invece il Nucleo di valutazione regionale l’ha ridimensionata e declassata a progetto di serie B, sulla base di valutazioni costi/benefici fondate su presupposti e calcoli errati. Visto che è un problema di fondi, torniamo a sollecitare la Regione a darsi da fare per reperire le risorse necessarie – incalzano – dando seguito all’impegno per il completamento della 7 ter contenuto nella mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale il 5 luglio 2022.
Non si continui a propinare al territorio ionico-salentino la soluzione di ripiego della messa in sicurezza dell’attuale tracciato a due corsie. Cittadini, sindaci e mondo imprenditoriale dei comuni interessati l’hanno scandito a chiare lettere: vogliamo la 4 corsie per collegare in modo sicuro e diretto i due capoluoghi salentini.
Mancano ancora tre settimane alla conferenza dei servizi convocata da Anas per il 14 aprile – ricordano ancora – dove i sindaci saranno chiamati a scegliere tra tre soluzioni progettuali, tutte a 2 corsie. Ma sarebbe un vero fallimento, se non si riuscisse ad interloquire nel frattempo con il Ministero, che ha aperto uno spiraglio sulla possibilità di realizzare le 4 corsie”. Da qui il pressing: “L’assessora Maurodinoia e il presidente Emiliano – concludono – facciano sentire la propria voce a Roma, insistano per trattare la riprogettazione di questo intervento imprescindibile per la viabilità e lo sviluppo del nostro Salento. C‘è da combattere per questo obiettivo e ci aspettiamo un’azione pressante della Regione, dopo anni di lassismo sulle infrastrutture viarie, e non solo, di questo territorio”.