LECCE – Il Lecce nelle mani di Gotti. Non è semplice entrare in corsa in una squadra che stava fortemente sbandando sul piano dei risultati. Il nuovo allenatore del Lecce dovrà sfruttare la sosta per dare indicazioni più precise e profonde ai propri calciatori.
La vittoria di Salerno è stata molto importante per risalire qualche gradino in classifica e mettere alle spalle qualche concorrente salvezza. Ma alla propria squadra è scontato che, al di là del risultato, deve chiedere di più.
A guardare un po’ i dati di fine partita colpisce quello sul possesso palla: 72% Salernitana e 28% Lecce. Ma conta soprattutto la lettura del tecnico giallorosso. Saprà certamente lui leggere tra i numeri ed essere ancora più consapevole dello stato della sua nuova squadra. Che non può essere improvvisamente guarita. E si è visto all’Arechi quanto Blin e soci hanno sofferto gli attacchi hi di una Salernitana che deve solo rendere meno doloroso (ammesso che può) questo suo precipitare verso la Serie B.
Purtroppo le assenze di questi giorni non aiutano il tecnico giallorosso viste le tante partenze per rispondere alle chiamate delle rispettive nazionali.
Mancavano Ramadani (con la sua Albania), Krstovic (che ha raggiunto il ritiro del Montenegro) e Pongracic quello della Croazia mentre Rafia è con la sua Tunisia. E poi giovani:
Berisha con l’Albania U21, Borbei con la Romania U20, Burnete con la Romania U21 e Dorgu con la Danimarca U21.
Otto calciatori non hanno risposto all’appello del tecnico per il primo allenamento settimanale dopo tre giorni di riposo. Era regolarmente presente Touba. Il difensore algerino si è allenato regolarmente con i compagni in sede, perché non convocato dalla nazionale sebbene ne fosse stata data comunicazione ufficiale per errore da parte della Federazione Algerina.
Viene seguito attentamente Banda. Il calciatore zambiano ha scontato il turno di squalifica, ma se non fosse stato fermato dal giudice sportivo avrebbe comunque saltato la trasferta di Salerno per un problema ad un ginocchio. L’esterno offensivo sta seguendo un lavoro personalizzato e si spera che con la Roma possa essere regolarmente a disposizione. Sicuramente Gotti non rinuncerà alla sua velocità, ma cercherà di migliorarlo sugli aspetti che finora non gli hanno permesso di fare il definitivo salto di qualità. Nelle ultime nove partite Gotti dovrà far sentire tutti partecipi e importanti. Sia che si giochi un tempo sia che si giochi solo venti minuti. È il momento di tirare fuori il meglio da ognuno: è questa la missione di Gotti.