BARI – “A questo punto le chiamino pure primarie, purché sia il Pd ad assumersi la totale responsabilità di organizzare, dettare le regole e assicurare il trasparente svolgimento della consultazione”. È la posizione del Movimento 5 stelle, espressa in una nota a firma del senatore e vicepresidente Mario Turco, del deputato e coordinatore regionale Leonardo Donno, del sindaco di Noicattaro e coordinatore provinciale Bari Raimondo Innamorato. I pentastellati, insieme a partiti, movimenti e associazioni riuniti nella Convenzione Bari 2024, sostengono la candidatura a sindaco di Bari dell’avvocato Michele Laforgia. Il Partito democratico, insieme ad alcuni movimenti civici vicini al governatore della Puglia Michele Emiliano, sostiene invece Vito Leccese, ex deputato e attuale capo di gabinetto del Comune di Bari.
Michele Laforgia, che avrebbe preferito chiamare “unitarie” le consultazioni fissate per il prossimo 7 aprile, ha fatto un passo indietro sul nome ed anche sul requisito della preregistrazione dei partecipanti, semplice e gratuita, che insieme al voto elettronico certificato avrebbe potuto assicurare maggiore trasparenza nella partecipazione popolare.
“Non si possono, però, trascurare la gravità delle inchieste in corso, gli arresti e il coinvolgimento diretto di chi, fino a pochi giorni prima, avrebbe tranquillamente partecipato e inciso nelle primarie. Considerato il grave rischio di inquinamento di quella che dovrebbe essere una festa di partecipazione democratica, avevamo valutato opportuno e responsabile inserire regole più severe per assicurare una consultazione popolare trasparente e alternativa rispetto al passato”, sottolineano Turco, Donno e Innamorato. Da qui la chiamata dei 5 stelle al Pd affinché si faccia garante della regolarità e limpidezza delle primarie del 7 aprile.