TARANTO – Il Taranto vola in Sicilia dove domenica alle 14.00 affronterà il Messina al San Filippo – Scoglio.
I siciliani hanno 22 punti e stazionano al 15° posto e il loro obbiettivo è quello di raggiungere quanto prima la salvezza in un Girone difficile in cui ci sarà da sgomitare fino alla fine.
Il Taranto è lanciato nella zona playoff e sta disputando un campionato eccezionale.
Capuano però ha spiegato che bisogna tenere alte le antenne dell’attenzione dritte perché sarà un avversario difficile da affrontare:
“Loro sono una squadra che gioca sempre, è una squadra allenata benissimo, fuori casa ti fanno giocare di più, ma in casa non ti danno quegli spazi, se sei largo o lungo ti massacrano, magari se sei bravo ad accorciare togli qualche giocata, loro davanti si muovono benissimo”.
In panchina però non ci sarà Ezio Capuano ma ci sarà il suo collaboratore Cosimo Zangla e il perché è presto detto.
Capuano è stato fermato per un turno dal giudice sportivo per aver colpito, dopo la partita, con un pugno la porta del suo spogliatoio e per aver bestemmiato, da quello che è il referto, circa dieci volte. Lui chiede scusa a tutti ma ci tiene a chiarire l’episodio, con l’onestà intellettuale di sempre:
“Sono stato sempre correttismo, una sola volta sono stato squalificato dopo la partita di Avellino; è vero io ho bestemmiato e me ne vergogno ed è giusto che paghi ma lo voglio dire all’Italia calcistica perché molto si è speculato. Ho dato un pugno nel mio spogliatoio prendendomela con me stesso, dicendo: come si fa a non vincere questa partita. E ho bestemmiato sicuramente non dieci volte, me ne vergogno ed è giusto che paghi. Però se un allenatore non si può sfogare… l’ho fatto, la partita era finita da mezzora, dico sempre la verità ma non so se non fosse stato Capuano sarebbe stato squalificato o qualcuno faceva finta di non sentire”.