CASARANO – “Stanno smantellando l’ospedale di Casarano”. A lanciare il grido d’allarme è Mario Riso, segretario provinciale Uil Fp di Lecce. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la chiusura – o meglio, la mancata riapertura – del reparto di Psichiatria. L’Unità Operativa del Ferrari non è più attiva dallo scorso mese di novembre per carenza di personale medico. A disporne la chiusura temporanea, con la promessa di riapertura fissata per il 19 dicembre, fu il dottor De Giorgi, direttore del dipartimento di Salute Mentale. Ma ad oggi il reparto resta desolato con le porte sbarrate e con buona parte del personale collocato in mobilità.
Ma i problemi non finiscono qui. A partire dal mese di gennaio il Ferrari dovrà fare a meno di un anestesista-rianimatore che ha preannunciato le dimissioni. Rischia così di aprirsi una falla preoccupante. “Se non si interviene con tempestività – avverte Riso – si rischia il blocco dell’attività operatoria o della chiusura della Rianimazione”. Un’ipotesi da allontanare con forza. Tanto più che per numero di prestazioni e per occupazione di posti letto l’unità di Rianimazione è seconda solo a quella del Fazzi.
Insomma, uno scenario inquietante per un ospedale strategico e irrinunciabile per il Basso Salento e che – come ha ricordato il consigliere regionale Paolo Pagliaro nella sua ultima visita ispettiva – ha tutte le caratteristiche per essere un presidio di primo livello.
Il nosocomio può contare su un bacino d’utenza di 180mila persone che che d’estate arriva fono a più di 600mila. Una struttura sanitaria da difendere e rilanciare.
Al fianco del sindacato in questa battaglia ci sono anche il sindaco di Casarano e il Comitato Pro Ospedale.