LECCE – Il Lecce dopo oltre due mesi torna nella capitale, questa volta per affrontare la Lazio resca di qualificazione alla semifinale di Coppa Italia ai danni della Roma che a novembre ribaltò il Lecce in pochi secondi, nel finale.
Il Lecce scenderà in campo in un Olimpico che ribolle di entusiasmo per la vittoria di metà settimana della stracittadina.
Nella formazione di partenza ci sono buone possibilità di vedere dall’inizio Almqvist che all’andata avviò la rimonta sulla Lazio sconfitta 2-1. “Più gioca più recupera la condizione, può partire dall’inizio”, ha detto D’Aversa nella conferenza stampa di vigilia. “Li affrontiamo nel loro stadio dove sicuramente ci sarà un pubblico che spinge, la Lazio sta bene sia sotto l’aspetto fisico che mentale. Dovremo essere bravi a ragionare sulla partita qualsiasi cosa succede, non dobbiamo perdere equilibrio e siamo consapevoli che contro le grandi squadre se commettiamo errori difficilmente potremo portare a casa un risultato positivo. Dobbiamo sfruttare le occasioni da gol che costruiremo, se saremo capaci di farlo”
Non guarda al calendario il tecnico giallorosso, ma solo alla tappa di domani. “Prima o poi dobbiamo affrontarle tutte, iniziamo il girone di ritorno con lo stesso avversario della prima di andata. Abbiamo delle assenze, ma ci saranno opportunità per altri calciatori e dobbiamo ragionare su quello che di positivo abbiamo fatto”.
Tra i dati che riguardano le due squadre quello dei gol subiti e fatti, di testa. Il Lecce è la formazione che ha subito di più in questo modo, la Lazio quella che ha offeso di meno. “Quando si riportano dei dati negativi prima della gara non mi fa piacere – dice con tranquillità -, affronteremo la Lazio conoscendo bene le nostre lacune, sulle quali stiamo lavorando, ma per fare risultato in uno stadio importante come quello di Roma bisogna ragionare sui nostri pregi, con entusiasmo e personalità. Ci sono tante altre squadre, ben più strutturate di noi che subiscono gol anche di testa. E poi contro il Cagliari abbiamo sbloccato il match di testa sfruttando una palla inattiva”.