LECCE – Un grande hub formativo che strizza l’occhio ai Paesi del Mediterraneo. E’ l’obiettivo, anzi il sogno, del Rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice che nel giorno dell’inaugurazione del 69° anno accademico snocciola numeri rassicuranti, come le 5.500 nuove immatricolazioni. Occasione buona per fare bilanci, ma Pollice preferisce guardare avanti.
Il percorso è tracciato. La parola chiave è sostenibilità, sul piano ambientale e sociale. Ma non è tutto rose e fiori. E’ un bilancio in chiaroscuro: cresce l’offerta formativa ma arrancano un po’ i servizi.
“Stiamo lavorando per voi”, si affretta a dire il Rettore dando appuntamento al futuro. In cantiere numerosi progetti per dare risposte concrete agli studenti , come le residenze universitarie al Parlangeli e alla Cimmarrusti. Ma il futuro invocato da studenti e studentesse è quello in cui studiare non sia un privilegio di pochi ,ma un diritto di tutti, un futuro in cui stage e tirocini non sono esperienze di solo sfruttamento ma reali percorsi di formazione. Parole che rimbombano nel Centro congressi quelle pronunciate da Diletta Pascali, rappresentante degli studenti di dottorato in Senato Accademico.
Il Salento cerca riscatto ma resta una terra capace di sfornare talenti. L’obiettivo è quello di farli rientrare alla base. Il governo indica la strada.
Una giornata significativa, per dire “no” alla violenza sulle donne. Il ricordo della povera Julie, la studentessa francese morta suicida a Lecce, è ancora fresco.