POMEZIA – Quando Roberto Nisi, storico capoclan Scu oggi 71enne, ha intuito che la Giustizia di lì a poco gli avrebbe presentato il conto, sul finire dello scorso anno ha fatto perdere ogni sua traccia. La latitanza è però arrivata al capolinea nelle scorse ore, quando la Squadra Mobile di Lecce, con il supporto dei colleghi della Sisco salentina e romana, lo ha rintracciato e raggiunto mentre faceva la spesa in un supermercato a Torvaianica, popolosa frazione marittima di Pomezia, vicino Roma.
Nel novembre dello scorso anno per il boss, che nel primo decennio degli anni 2000 era a capo del clan Nisi-Briganti gestendone gli affari tra Lecce e Provincia, la Procura ha emesso un provvedimento di esecuzione del cumulo delle pene: più di 20 anni di reclusione per associazione mafiosa, traffico di stupefacenti e armi. Un provvedimento che fisicamente non lo ha mai raggiunto, considerato che Nisi si era reso irreperibile.
Le attività finalizzate alla cattura sono state coordinate dal Servizio centrale Operativo della Polizia di Stato.
A sgominare il sodalizio capeggiato dal latitante, già nel 2012, una fu maxi operazione della Mobile denominata “Cinemastore” che ha coinvolto 62 persone.
Anche in quel caso Nisi tentò di sottrarsi all’arresto e ci riuscì per più di un anno. Nel maggio 2013 fu poi rintracciato alla stazione Termini di Roma.