SALENTO – Il grande progetto di accorpare i nove paesi della Grecìa Salentina a cui si aggiungerebbero anche i comuni di Sogliano Cavour, Cutrofiano e Carpignano Salentino sulla base di uno studio di fattibilità scricchiola e viene definito dagli stessi attori protagonisti o presunti protagonisti “progetto fantomatico”.
Valutati i pro e i contro dell’accorpamento, molti sindaci si sono espressi con scetticismo sulla reale possibilità di attuazione del progetto.
Proprio dagli enti coinvolti nella proposta giunge una nota sottoscritta dal presidente dell’Unione comuni della Grecìa Salentina e sindaco di Castrignano dei Greci, Roberto Casaluci, e di dieci sindaci in particolare di Calimera, Carpignano Salentino, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Melpignano, Sogliano Cavour, Soleto, Sternatia ed Zollino. Nella nota si evince che l’ipotesi viene avanzata ma senza un reale ascolto delle comunità e, per questo, viene definita “inopportuna”.
Circa un comunicato stampa relativo appunto l’accorpamento eventuale dei comuni coinvolti, i sindaci e le amministrazioni dei Comuni dell’Unione della Grecìa Salentina si dicono completamente estranei. Nonostante lo stato attuale dei fatti comunque i primi cittadini danno disponibilità al confronto su proposte e dei suggerimenti provenienti dal territorio.
Si tratta di processi che non interessano sono aspetti amministrative ma interessano da vicino l’identità e la storia delle popolazioni coinvolte.
Un aspetto che richiede, per i sindaci, la partecipazione di tutti, a partire dalle istituzioni del territorio, anche in considerazione degli innumerevoli aspetti problematici che l’ipotesi di fusione determinerebbe, tenendo conto la condizione di 12 comuni peraltro distanti, in alcuni casi, oltre 15 km una dall’altra.