LECCE – 1.103 banconote sequestrate tutte rigorosamente false. La Guardia di Finanza di Lecce traccia un bilancio dell’attività svolta negli ultimi mesi, attività dirette alla sicurezza in materia di circolazione dell’euro ed al contrasto del fenomeno del ‘Falso monetario’. Un valore complessivo di oltre 36 mila euro quello relativo all’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte. L’impegno delle fiamme gialle si snoda nell’ambito della razionalizzazione delle funzioni di polizia e dei servizi strumentali, con il quale è stato affidato al Guardia di finanza il compito preminente sulla vigilanza del settore, affrontata nella duplice funzione di polizia economica e finanziaria e di polizia giudiziaria. Un compito quello degli uomini in divisa mirato alla ricerca, prevenzione e repressione del reato. In tale contesto, gli approfondimenti del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Lecce hanno ricostruito l’intera filiera del falso partendo anche dal singolo detentore di banconota contraffatta, per individuare le eventuali ipotesi di reato connesse, quali truffa e riciclaggio. Un significativo supporto alle indagini è arrivato anche dalla collaborazione fornita dal Centro Nazionale Analisi della Banca d’Italia, che rimette periodicamente al Comando Provinciale le banconote già riconosciute false e sulle quali vengono fatti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia leccese. Stilata anche una “classifica” delle banconote false sequestrate. Al primo posto il taglio da 20 euro con 669 banconote, per un valore di 13.380 euro, a seguire quelle da 50 euro con 210 esemplari, per un corrispondente valore pari a 10.500 euro e, quindi, da 10 euro con 114 biglietti, per un valore pari a 1.140 euro e 100 euro con 101 esemplari, per un corrispondente valore di 10.100 euro; poche invece le banconote da 5 euro falsificate con appena 6 pezzi e 200 euro con soli 3 pezzi rintracciati. Resta alta dunque l’attenzione delle fiamme gialle nella repressione della falsificazione monetaria, attività che chiaramente mira alla salvaguardia del risparmio dei consumatori e del sistema finanziario.
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