Sport

Carlo Mazzone, emozioni e ricordi all’Università del Salento

LECCE – Carlo Mazzone, storico e indimenticabile allenatore del Lecce il 19 agosto all’età di 86 anni, al centro del seminario che si è tenuto nell’Aula Magna di Giurisprudenza dell’Università del Salento, con i Corsi di laurea di Diritto e Management dello Sport, con la cattedra di Stefano Polidori, e di Scienze Motorie e dello Sport, con la cattedra di Giuseppe Palaia, storico ex medico sociale dell’Unione Sportiva Lecce, amico di “Sor Carletto” che ha infiammato gli stadi di tutta Italia.

Presenti ai lavori moderati dal giornalista Giuseppe Calvi, il Presidente della U.S. Lecce Saverio Sticchi Damiani, Francesco Moriero e Beto Barbas, allenatori in attività che furono calciatori del Lecce di Mazzone e ovviamente Giuseppe Palaia.

“Carlo Mazzone è il prototipo dell’allenatore di tutti i tempi – afferma il dott. Palaia – non ha tempo. Mazzone è l’allenatore, è stato un grande comunicatore e ha insegnato tanto, sia ai calciatori, ai componenti del suo staff e anche a noi medici”.

Dal 1987 al 1990 ha fatto innamorare per sempre i tifosi del Lecce, con lui sono cresciuti e maturati tantissimi calciatori, uno dei suoi pupilli è stato Francesco Moriero, leccese e salentino doc che ha calcato i rettangoli verdi più importanti del calcio italiano e internazionale.

“È un piacere essere qui per ricordare mister Mazzone, per me è stato un secondo padre, sono stato sette anni con lui, meglio di me nessuno può conoscerlo. – ha detto Francesco Moriero – Ho tanti ricordi, soprattutto della mia infanzia, è stato lui che mi ha creato come calciatore e come uomo, ci sono tanti aneddoti della mia vita con lui, mi ha portato a Cagliari e poi alla Roma. Mazzone è stato fondamentale per la mia vita e per la mia carriera calcistica”.

Il calcio nel corso degli anni è cambiato e Carlo Mazzone è quella figura che più rappresenta un calcio antico, fatto di emozioni e non condizionato dal dio denaro, sono tanti gli aneddoti e i racconti che sono diventati storia. Mazzone fa parte di un bagaglio che il mondo del calcio deve custodire gelosamente ed è giusto e naturale un concetto: chi studia Diritto e Management dello Sport deve conoscere il passato, quel calcio che forse non c’è più, per approcciarsi meglio al futuro.

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