
LECCE – Assist al bacio di Nicola Sansone e gol da rapace, da vero attaccante, di Roberto Piccoli che ha fatto esplodere di gioia i tifosi del Lecce, che è valso un punto d’oro a Udine contro l’Udinese. L’attaccante originario di Bergamo lo ha raccontato a Piazza Giallorossa, su TeleRama:
“Sono contento che abbiamo portato a casa un punto veramente importante, perché su un campo difficile come quello di Udine contro una squadra forte, è stata un’emozione bellissima; avevamo con noi i nostri tifosi e sono una spinta in più per noi. È un’emozione bellissima, ringrazio il mio compagno e la squadra per l’assist a cui dovrò pagare una cena, deciderà lui dove, io dovrò solo pagare (sorride n.d.r) e spero di doverne pagare tante. Noi volevamo portare a casa i tre punti perché sarebbe stato il top per noi ma un punto fa sempre bene perché alla fine è meglio di nulla”.
Al termine della partita il 22enne attaccante dal cuore d’oro ha voluto dedicare il gol ad una ragazza disabile che aveva conosciuto in allenamento ma la sua frase – Riteniamoci fortunati per non essere come loro – ha creato un malinteso social senza né capo e né coda. E lui, che fa beneficenza da quando aveva 18 anni, ed ha ristrutturato anche la Casa del Sorriso, un centro per ragazzi con disabilità, rammaricato spiega, prima sui suoi canali social e poi a Piazza Giallorossa, mettendo a tacere malignità e dicerie campate in aria:
“Voglio chiarire questo argomento perché ci tengo tanto. Da quando avevo 18 anni mi piace fare beneficenza perché so cosa vuol dire avere una persona disabile in casa perché con mio cugino la vivo giornalmente sulla mia pelle e a 18 anni per mio cugino e per altri ragazzi ho ristrutturato una scuola – la casa del sorriso – perché mi piace, oltre a mio cugino vado a trovare spesso un’altra persona che ha questi problemi e li sento anche per telefono, poi ho fatto anche u ngesto per i bambini più piccoli, a loro sono andato a portare i regali a Natale perché mi sembrava un bel gesto per strappare un sorrido ai bambini ma anche ai loro genitori, perché anche loro soffrono e poi non a caso vorrei qualcosa qui a Lecce.
Posso anche aver sbagliato la parola perché a caldo, sotto stress, a caldo, l’adrenalina, le parole è più difficile trovarle mi è dispiaciuto tanto perché so una famiglia cosa può sentire”
Il tempo nel calcio corre in fretta e sabato al Via del Mare arriva il Torino, altra sfida delicata per il Lecce e lancia un appello ai tifosi dai quali è rimasto piacevolmente colpito”
“speriamo di vincere col Torino perché sarebbero 3 punti importanti. Ringrazio i tifosi perché ci seguono sempre e dico loro: mi raccomando seguiteci perché per noi siete veramente importanti e ci vediamo sabato allo stadio, in grinta. Col Torino mi aspetto una partita difficile, hanno perso con l’Inter dopo averla messa sotto nel primo tempo. Sarà una partita alla pari perché loro giocano un calcio molto propositivo, giocano su duelli, però anche noi siamo molto fisici, si è visto anche contro l’Udinese, sia una squadra fisica, tosta, cattiva, dobbiamo mettere dentro le nostre qualità e la cattiveria agonistica che è la cosa più importante”.
M.C.
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