Nuovo ospedale Maglie Melpignano, due criticità per il progetto

BARI – “Quell’area se interferenze doveva avere, ce le ha tutte“. L’area in questione è quella dove sorgerà il nuovo ospedale di Maglie Melpignano. A dirlo, in commissione Bilancio del Consiglio regionale, il direttore dei lavori.

La ripresa delle audizioni in commissione Bilancio, dopo la pausa agostana, non ha confermato le previsioni ottimistiche rese dal direttore generale della Asl nel luglio scorso. Il progetto della bretella che deve collegare l’ingresso del Pronto Soccorso alla nuova 275 Maglie Leuca, non c’è. Né è chiaro chi affronterà i costi della stessa. La novità è emersa in commissione, proprio perché era attesa la conferma del deposito del progetto. In realtà il Rup ha fatto sapere che prima del progetto è necessaria una convenzione con Anas. Cosa confermata da Anas stessa che ha, però, aggiunto di non avere risorse per provvedere ai lavori autonomamente, è necessario che vengano individuate le risorse per farlo. “Io in questo momento non ho un progetto, devo acquisirlo e definire i termini della realizzazione – ha spiegato l’ingegner Vincenzo Marzi di Anas -. Quanto ai finanziamenti, non ne ho. Ho in corso un progetto finanziato e bloccato. Non ho altri finanziamenti”.

Sono sei le interferenze emerse e rese note dal rup. Oltre a quella della bretella Anas, della fibra ottica che passa dall’area del cantiere ma già in via di risoluzione, del vincolo bypassato della Sovrintendenza su una porzione dell’area, della presenza dei binari della Sud Est (che non avendo concesso una deroga per la troppa vicinanza, ha reso necessario traslare la sagoma dell’ospedale), ce ne sono altre due. La prima è che la condotta del gas passa a 70 meri e non a 100 dall’ospedale, su questo si attende ad ore la risposta dei vigili del fuoco sulla possibilità di ottenere una deroga. E, infine, la più complessa: di lì passa la condotta fognaria di Aqp. Per lunedì sono previste nuove audizioni per capire se la società sia disposta a spostare la condotta o no.

Intanto è stato riprogrammata la data di fine cantieri per l’ospedale San Cataldo di Taranto: il 30 giugno 2024. Man mano che le gare per gli arredi e attrezzature procedono – avendo ricevuto i 105 milioni dal governo centrale – sarà completato il cantiere. Ma serviranno altri 25 milioni di euro per costruire i plessi della  facoltà di Medicina, approvata dopo la progettazione del 2017.

Per l’ospedale Monopoli Fasano, invece, si attende che il comitato tecnico consuntivo si esprima sui soldi in più chiesti dall’impresa. Alla quale però sono state comminate sanzioni per i ritardi nella data di fine lavori.

 

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