Attualità

Porsche, nel progetto anche alloggi. Gli albergatori: vogliamo chiarezza

NARDÒ – Mentre l’attenzione continua ancora ad essere puntata sulla questione-espropri per fare posto all’ampliamento della pista di proprietà Porsche enginering e gestita da Nardò Tecnical center, i riflettori adesso si accendono su un’altra questione: quella della realizzazione, inserita anche questa nel progetto di ampliamento dell’impianto, di un considerevole numero di “working cube”, alla lettera cubi di lavoro, ma nella sostanza e nella realtà prossima veri e propri moduli abitativi dotati di cucina, posti letto e postazione di lavoro all’avanguardia per consentire di svolgere al personale impiegato nello sviluppo e nel collaudo dei mezzi tutte le attività in house. Un progetto che ha messo subito in allerta gran parte degli operatori del comparto ricettivo che operano a Porto Cesareo ed a Nardò e che attualmente, dati alla mano, ospitano annualmente sino a settemila persone che a vario titolo operano all’interno della NTC. Da qui la necessità di avviare subito un confronto, diretto ed immediato, con i vertici di Nardò Tecnical Center, come sottolinea Graziana Giannetta, vicepresidente di Federalberghi. “E’ un argomento che deve essere affrontato subito, prer definire e determinare tutta una serie di questioni”, sottolinea Giannetta. Che aggiunge: “siamo aperti a definire tavoli di lavoro e di squadra, perché situazione di questa portata vanno discusse per trovare un accordo che vada bene per tutti”. Non è escluso, a questo punto, che un primo tavolo di lavoro tra Federalberghi e Nardò tecnical center possa essere programmato nei prossimi giorni. Della questione “working cube” e degli effetti che ne potrebbero scaturire per le strutture ricettive, ne ha parlato anche Asshotel, manifestando tutta la preoccupazione. Preoccupazione perché, presumono, dando vita a questo nuovo progetto il personale che ora alloggia nelle strutture ricettive presenti sul territorio andrebbe invece ad occupare i i moduli abitativi che saranno realizzati all’interno dell’impainto. Intanto tiene sempre banco la questione relativa agli espropri, con le 134 lettere inviate alla vigilia di ferragosto ad altrettanti proprietari di terreni. Lo scorso martedì, una buona parte, si è riunita a Boncore per fare il punto sulla situazione e per studiare la strategia da adottare per chiedere la revoca del provvedimento. All’incontro era presente il consigliere regionale Paolo Pagliaro, il primo a presentare un’interrogazione al Presidente della regione Emiliano ed agli assessori Delli Noci e Palese per chiedere massima trasparenza su questa vicenda. Intanto, restando sul fronte dei proprietari dei terreni, un primo passo, se la situazione dovesse restare invariata, potrebbe essere quella di un ricorso al Tar.

Articoli correlati

Federaziende apre in viale Marche, sempre più vicina a professionisti e cittadini

Barbara Magnani

Taranto – Mitilicoltura, riconosciuta la calamità naturale.

Redazione

Taranto – GdiF: polizia del mare a tutela della legalità.

Redazione

Salvataggio Dema: rilancio e investimenti

Andrea Contaldi

A Brindisi fondi per inclusione e rigenerazione urbana

Andrea Contaldi

Chiusura reparto prevenzione crimine, il Ministero fa dietrofront. Sindacati soddisfatti

Redazione