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Trinchera: “L’entusiasmo dei tifosi per noi è la gratificazione più grande”

LECCE – Lecce sogna, l’entusiasmo intorno al nuovo ciclo della squadra è indescrivibile, perché ha iniziato il campionato in modo strepitoso con due vittorie e un pareggio e dopo tre giornate è lassù in vetta a pari punti della Juventus a solleticare i piedi di Inter e Milan che hanno solo due punti in più. Insensato pensare che l’obiettivo del Lecce sia qualcosa più di una salvezza tranquilla, bisogna rimanere coi piedi per terra ma sognare è lecito anche se il direttore sportivo del Lecce, Stefano Trinchera, ospite a Piazza Giallorossa, ha predicato calma, bisogna godersi il momento evitando però voli pindarici:

“Si è notato il grande entusiasmo dell’ambiente, dove la squadra si è subito calata nel nuovo ciclo, con un approccio impressionante con atteggiamento propositivo con dei risultati che ci hanno premiato, ma a differenza dei tifosi, tutto questo ci fa molto piacere ma dobbiamo stare molto attenti perché il nostro è un percorso pieno di insidie perché oggi ce lo godiamo perché tutto questo è figlio di un lavoro che finora ci ha visto protagonisti in positivo ma abbiamo il dovere di attenuare un po’ le aspettative perché il tifosi è giusto che sogni in grande ma noi dobbiamo guardare in faccia la realtà e capire la nostra dimensione: è un percorso pieno di insidie, sappiamo quello che ci aspetta e dobbiamo spingere sempre più degli altri. Se io adesso vi faccio una domanda sulle tre squadre che possono retrocedere, nessuno può darmi una risposta, perché il livello quest’anno è talmente alto che si fa fatica ad immaginare l’epilogo. Per questo dobbiamo stare attenti e curare i minimi particolari, perché le difficoltà sono dietro l’angolo”.

Detto questo però vedere lo stadio sold out in tutte le gare e i settori ospiti degli stadi di tutta Italia sempre pieni di passione salentina ed i colori giallorossi che accarezzano ogni angolo della giornata dei tifosi è motivo d’orgoglio, per chi, come dice il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino, deve sempre essere Davide contro Golia:

“Quando vedo uno stadio stracolmo di gente e di famiglie che partecipa in quel modo, che è entusiasta della squadra, quello è lo specchio di tutto, per noi è la gratificazione più grande, perché evidentemente la gente ci riconosce un lavoro attento, che si basa sul presente ma soprattutto sul futuro. Se adesso ricordo tutte le scelte rischiosissime fatte sui tanti giovani perché è una squadra che ha l’età media di 23 anni, la più giovane d’Italia e la terza in Europa e più giovane a pensarci bene non so nemmeno io com’è possibile fare tutto questo con un monte ingaggi di 15 milioni e mezzo lordi; ripeto non è facile, ma vedere il riscontro della gente che ci supporta, il loro entusiasmo, con la società, che con il presidente Sticchi Damiani, che da sempre ci hanno dato fiducia, pensiamo che è tutto bello e vorremmo che tutto questo continuasse”.

M.C.

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