LECCE – Da 350 a 450 euro a posto letto con un bagno in comune per 3-4 persone. È il costo chiesto ad alcuni studenti universitari in cerca di una stanza a Lecce. Importi eccessivi per Sicet Cisl di Lecce, sindacato inquilini casa & territorio, che denuncia la situazione e chiede che si metta ordine in città nel mercato degli alloggi per studenti universitari. È arrivato anche quest’anno il periodo in cui i ragazzi cercano casa e molti si sono trovati di fronte alla richiesta di cifre molto alte.
“A Lecce come altrove moltissime sono le domande, poche…pochissime le offerte. I prezzi sono al di fuori della portata delle famiglie e degli studenti stessi” dice Alessandro Monosi, Segretario territoriale del sindacato. Riteniamo che il sistema debba cambiare. Pensiamo che, come è stato fatto in altre realtà, sarebbe opportuno che i Comuni istituissero l’agenzia per la casa, un ufficio deputato a far incontrare domanda e offerta a prezzi calmierati. Sarebbe importante che fosse istituito un fondo di garanzia al quale far accedere studenti ma anche famiglie con disagio abitativo”.
Monosi coglie l’occasione per intervenire anche in merito alla modifica della legge regionale sugli alloggi Erp, la ex legge 10/2014: “Negli ultimi periodi abbiamo avuto notizie di modifica, con l’inserimento all’interno del meccanismo dell’Isee per la determinazione dei canoni di locazione. Riteniamo importante il confronto con le parti sociali utilissimo a portare suggerimenti per i meccanismi di accesso agli alloggi. Auspichiamo che la Regione Puglia stabilisca in anticipo e in sede di modifica della legge i criteri e le premialità che tengano conto dei disagi sociali e abitativi delle famiglie del nostro territorio”.