Risse, minacce, aggressioni, cani aizzati contro da chi, senza fissa dimora, ha eletto a residenza a cielo aperto questa porzione di città a ridosso del borgo antico cittadino. Ad ogni ora del giorno ed ogni santo giorno. E in piazza Italia, zona monumento ai caduti, ad un passo da porta san Biagio, residenti e commercianti sono esasperati. E impauriti. La rabbia, per una situazione che non cambia minimamente, nemmeno da quando è stato predisposto dall’amministrazione comunale, un servizio di vigilanza proprio davanti al cantiere del monumento, è tutta nelle parole del titolare di un pubblico esercizio, costretto a subire quotidianamente insulti, minacce, bottiglie di birra lanciate o lasciate davanti all’attività.
A nulla valgono le continue chiamate alle forze dell’ordine, perché la situazione torna tale e quale non appena i vigili urbani, anche loro spesso aggrediti, come accaduto nei giorni scorsi davanti alla villa comunale , risalgono in auto e vanno via.
Anche i residenti, soprattutto quelli che abitano nei palazzi che si affacciano sul cantierizzato monumento ai caduti, urlano la propria rabbia e la propria amarezza. “Non sappiamo più cosa fare, a chi rivolgerci. Ci sentiamo abbandonati”, dicono in coro.
Intanto le associazioni animaliste, in prima linea per fronteggiare questa situazione che è una vera e propria emergenza, sono pronte a chiedere l’intervento del prefetto con una lettera che verrà inviata nelle prossime ore.
Inoltre una dettagliata relazione relativa agli interventi effettuati per prestare soccorso ai cani utilizzati per l’accattonaggio e sedati con alcol, oltreché maltrattati, è stata inviata in Prefettura dai responsabili del servizio veterinario della asl di lecce.