
TARANTO – Arriva la replica di Italia Viva alla maggioranza che guida il Comune di Taranto.
“La querelle “Italia Viva si, Italia Viva no” ha avuto finalmente una fine, decisamente lieta per noi”.
Lo dichiarano Carmen Casula, Michele Patano e Massimiliano Stellato, rispettivamente capogruppo e componenti del gruppo del partito di Matteo Renzi a Taranto.
“Dal documento prodotto dalla maggioranza, sostengono, in attesa di meglio chiarire la posizione del nostro partito in una conferenza stampa dopo ferragosto, emergono importanti spunti di riflessione.
Uno: la maggioranza si impegna a non far mai mancare la sua presenza in aula consiliare per l’approvazione dei provvedimenti.
Peccato, però, che senza il nostro voto sui punti di bilancio l’amministrazione sarebbe andata a casa.
Occhio, dunque, ai raffreddori e soprattutto ai periodici “mal di pancia” che potrebbero mettere continuamente in difficoltà il Sindaco, così “politicamente ricattabile”.
Due: nonostante lo sforzo profuso, non è passata la volontà di Melucci, e di alcuni consiglieri, di aprire le porte della maggioranza alla nostra forza politica che nulla aveva contestualmente preteso.
Maggioranza, quindi, divisa su una scelta politica di siffatta portata.
Tre: nel documento nemmeno una parola è stata spesa, dal Pd e dal M5s su cosa propongono per dare decoro alla città e risolvere la questione Amiu, senza vessare i cittadini con eventuali ulteriori aumenti della Tari.
Tante parole sprecate, invece, per discutere del nostro sostegno incondizionato a trovare soluzione ai tanti problemi della città.
Quattro: nel documento si parla di condivisione delle linee programmatiche che, qualche distratto dimentica o fa finta di non sapere, abbiamo già sottoscritto alla presenza del capo della coalizione e dell’amministrazione.
Cinque: le forze di maggioranza si rendono disponibili ad avviare un confronto costruttivo con le forze di minoranza come la nostra che, confermiamo, resterà tale.
Per puro senso di responsabilità, voteremo i provvedimenti che ci convinceranno e quelli utili ai tarantini.
Ma non rincorreremo chi antepone al primario interesse per la città, la conservazione di poltrone e le beghe di partito. Piuttosto, ci faremo rincorrere”.
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