
BRINDISI – Per ogni Amministrazione che si succede nella città di Brindisi il settore urbanistica rappresenta un problema, a tal punto da doversi fare carico di responsabilità che solo in parte appartengono alla politica.
Nel capoluogo, infatti, come ormai è noto ben oltre i confini cittadini, i pareri espressi dalla ripartizione che si occupa di urbanistica vanno in direzione contraria rispetto allo sviluppo. Troppi “no” di cui negli anni scorsi si è fatto carico il sindaco Rossi il quale, evidentemente, condivideva in gran parte l’operato degli uffici, a tal punto da farsi carico di critiche ben circostanziate.
Oggi, però, non è più così, visto che la coalizione di centro destra ha impostato la campagna elettorale proprio sulla necessità di imprimere una svolta rispetto al passato.
I primi segnali, però, non vanno in questa direzione visto che – a quanto denunciano imprenditori e semplici cittadini – l’andazzo è sempre lo stesso e per poter accedere agli uffici resta un problema che si trasforma in un dramma quando si ha la necessità di avere una concessione.
Situazione non tanto diversa anche per le opere pubbliche. Nessuno dimentica, infatti, ciò che è accaduto sulla vicenda dei varchi doganali del porto, dove presidente dell’Autorità Portuale e dirigenti dello stesso ente sono stati sotto processo per anni, anche sulla base dei pareri espressi dal Comune. Lo stesso ente che – di fatto – ha bloccato per troppo tempo lo sviluppo del porto.
Un motivo in più per immaginare di voltare pagina, anche in considerazione del fatto che l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Marchionna dovrà affrontare e risolvere il problema degli strumenti urbanistici di cui dovrà necessariamente dotarsi, a partire dal Piano Urbanistico Generale.
Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane, anche in considerazione di ciò che proprio chi governa la città continua ad affermare come segnale di svolta rispetto al passato.
Mimmo Consales
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