
LECCE – “Non basta che i Comuni emettano le ordinanze dichiarando il periodo di grave pericolosità per gli incendi: a queste devono dare seguito in primis loro, rimuovendo erba secca, residui vegetali, rovi, necromassa, rifiuti e ogni altro materiale infiammabile nelle aree di loro competenza e poi effettuando i dovuti controlli su tutti quei terreni incolti, in stato di abbandono o a riposo con tanto di sanzioni previste dalla legge”. Sono CO.NA.PO e CGIL Vigili del Fuoco a denunciare, con grande preoccupazione, che i gravi incendi verificatisi negli ultimi anni sul territorio provinciale poco o nulla hanno insegnato circa le norme generali di comportamento e di vigilanza da attuare per contrastare detti incendi. Come è noto, i danni provocati dagli incendi sono di vario genere: ambientale, economico, a volte purtroppo anche umano! Basti pensare al pericolo che comporta per gli automobilisti un incendio vicino la sede stradale o alle abitazioni prospicenti a terreni in stato di abbandono. Lo ripeteremo all’infinito che è pericoloso non aver realizzato, per tempo, l’indispensabile opera di pulizia del bordo strada, banchine, scarpate, parchi comunali, aiuole, mediante la rimozione di erba secca, sterpi, residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile. Gli incendi che si sono verificati negli ultimi giorni a San Cataldo di Lecce, in località Montagna Spaccata a Nardò e in zona Torre Mozza a Ugento hanno creato gravissimi danni, oltre che un clima di forte preoccupazione tra la popolazione. Squadre dei Vigili del Fuoco impegnate in centinaia di interventi con temperature al limite della sopportazione umana e con il numero di emergenza 115 al collasso. I Vigili del Fuoco non hanno mezzi e uomini necessari per poter intervenire ovunque e contemporaneamente su decine di eventi incendiari in provincia.
Chiunque, voltando semplicemente lo sguardo verso i bordi della strada che sta percorrendo, può̀ facilmente constatare che gli Enti pubblici preposti che avrebbero dovuto realizzare l’indispensabile opera di pulizia dei bordo strada, banchine, cunette e scarpate, mediante la rimozione di erba secca, sterpi, residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile creando, nel contempo, idonee fasce di protezione da sottoporre al trattamento sistematico con prodotti ritardanti della combustione e/o con diserbanti di natura eco-compatibile, sino a questa data, hanno omesso in modo importante tale fondamentale compito di prevenzione.
Per tutto questo, i segretari provinciali di Conapo, Gerardo Altamura, e di CGIL VVF Pasquale Cirillo, chiedono al Prefetto di Lecce un fermo intervento con l’intento di richiamare nuovamente l’attenzione di tutti gli Enti territoriali, Provincia e Comuni in primis, e ancora l’istituzione di un Tavolo Tecnico Permanente allo scopo di fare il punto della situazione, verificare i progressi e le eventuali criticità che vengono riscontrate
durante gli interventi.
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