FOLGARIA (di Mario Vecchio) – Restano affacciati alla finestra del calciomercato il direttore generale dell’area tecnica Pantaleo Corvino e il direttore sportivo Stefano Trinchera. Lo sguardo e la mente solo tutti orientati al panorama più suggestivo ed importante per loro… Non certo le straordinarie visioni che offre il trentino ma quello delle occasioni da valutare e sfruttare sul fronte cessioni ed acquisti. Mancano ancora all’appello alcune pedine da consegnare al tecnico d’Aversa, sarà poi lui a collocarle nel suo scacchiere. I telefoni restano caldi come tante piste che portano a nomi proposti o valutati, ma questo non corrispondono a successive trattative vere e proprie. Rumors e voci di corridoio non vengono smentite ma solo perché il tempo è tiranno. Le priorità sono due in questo momento, portiere e attaccante. Se per falcone la situazione è una vera e propria guerra di nervi tra Lecce e Samp, per il reparto offensivo dopo l’arrivo di Almquist si naviga sottotraccia anche qual he timida indicazione sul profilo cercato e in fase di valutazione traspare nelle parole del direttore generale Corvino.
“Diciamo che abbiamo perso Colombo e quindi avevamo un reparto offensivo che contemplava una prima punta e due esterni, con 13 gol diciamo che siamo in linea con quello che può fare una seconda punta, un esterno, le prime punte hanno fatto 11 gol, anche se avevano due cognomi diversi. Riuscire a prendere una prima punta a doppia cifra conclamata, di nome che dà garanzie non è nelle linee che possiamo permetterci perché sarebbe più facile per me farlo, avere la disponibilità di andare sul sicuro. So che fare invece un percorso al contrario, un percorso che ci deve vedere in linea con quella che è la nostra sostenibilità di club, sapendo di dover rischiare. Questo spero che venga capito perché per noi che dobbiamo andare a scegliere i calciatori sarebbe più facile farlo avendo il portafoglio e non le idee“.