LECCE – Il Lecce è in ritiro a Folgaria dove ci sono anche Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera, gli uomini mercato della società giallorossa.
Ed i loro telefoni sono roventi più delle temperature che imperversano nel Salento.
Sono giorni importanti per la costruzione della nuova rosa e se si deve ricominciare da un numero bisogna pensare al numero 1.
Ed è un nodo molto intricato quello che riguarda il portiere.
In ritiro ci sono Bleve, Borbei, Viola, Brancolini e Samooja ma nessuno di loro è destinato ad essere il portiere titolare della nuova squadra di D’Aversa, questo è risaputo.
Dunque il Lecce lavora in modo certosino per provare a riportare a casa Wladimiro Falcone che la Sampdoria ha contro riscattato e che ieri ha schierato anche nella prima amichevole con la Rappresentativa Valtellinese, terminata 7-0.
La situazione portieri per la società ligure è molto intricata, ha due protagonisti che non vogliono giocare in serie B, uno più ambizioso dell’altro. E parliamo di Audero e Falcone.
Entrambi dopo aver giocato in A non verrebbero fare passi indietro, la loro volontà conta ma bisogna capire anche quello che ne pensano mister Pirlo e la società.
Il Lecce sembra che sia pronto a sborsare oltre tre milioni di euro per avere a titolo definitivo Wladimiro Falcone che però sembra il primo indiziato a rimanere a Genova perché Emil Audero ha un costo d’ingaggio molto più alto.
Uno dei capisaldi della filosofia di Corvino in merito alla costruzione della squadra, passa tutto da una sua battuta: “Puoi sbagliare la moglie ma non il portiere o l’attaccante”.
La domanda a questo punto è una: se Falcone, che vorrebbe tornare a Lecce e potrebbe farlo a titolo definitivo, dovesse rimanere a Genova, e in uscita dovesse esserci Audero, potrebbe diventare lui l’indiziato numero 1 per la porta giallorossa? Magari con un prestito come quello della scorsa stagione ottenuto con Falcone?
A questa domanda risponderà il tempo, per adesso la palla è in mano alla Sampdoria e il telefono di Corvino è bollente. Il resto lo scopriremo.
M.C.