FASANO – Secondo le rilevazioni dell’Arpa, in due località del litorale di Fasano, sono elevate le concentrazioni di alga tossica. Il monitoraggio ha confermato la presenza della microalga nelle acque destinate alla balneazione. La concentrazione più elevata è stata riscontrata in località “La Forcatella”, stesso discorso nella zona di Torre Canne dove la concentrazione è inferiore ma pur sempre preoccupante.
Probabilmente introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi, le prime segnalazioni lungo le coste pugliesi si sono verificate a partire dall’anno 2000/2001. La popolazione si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi. I fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.
Nella specie è stata individuata una tossina e si sono verificate morie e sofferenze di organismi marini (come stelle di mare, ricci, granchi e molluschi) in concomitanza di elevate concentrazioni nelle acque e sui fondali. Inoltre si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti in concomitanza di elevate concentrazioni dell’alga nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo le mareggiate.
Arpa Puglia ha attivo il monitoraggio per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della microalga, potenzialmente tossica.
L’Agenzia controlla costantemente da giugno a settembre – con frequenza quindicinale, 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie.
