LECCE – Avrebbe subito, per 11 anni, vessazioni, schiaffi e strattonamenti da parte del marito, salvo poi interrompere la relazione nel 2017 e denunciarlo per maltrattamenti e anche violenza sessuale.
Per questo al banco degli imputati è finito un 37enne del Nord Salento leccese. Nell’udienza preliminare, che si è celebrata nelle scorse ore dinnanzi al Gup Marcello Rizzo, l’uomo è stato rinviato a giudizio per il capo d’accusa di “maltrattamenti aggravati da motivi abietti e futili” con l’aggravante di averli commessi in stato di ubriachezza. Non luogo a procedere, invece, per l’ipotesi di reato di violenza sessuale: il giudice – accogliendo le tesi addotte dal difensore dell’uomo, l’avvocato Marco Pezzuto – ha ritenuto generiche e inconsistenti le accuse formulate dalla donna, che alludono allo scarso entusiasmo nei rapporti consumati quasi quotidianamente, ma non sono sufficienti a profilare una violenza carnale vera e propria e perseguibile per Legge.
La coppia aveva intrapreso la relazione nel 2006, convolando a nozze tre anni dopo.
Le vessazioni sarebbero iniziate già durante il fidanzamento, generando una convivenza dolorosa. L’uomo rientrando in casa ubriaco, l’avrebbe più volte spinta e schiaffeggiata.
Per il 37enne il processo, con rito ordinario, si aprirà il 7 novembre prossimo davanti alla Giudice Maddalena Torelli.
La donna si è costituita parte civile con l’avvocato Simonetta Martano.
E.Fio