
LECCE- Lavori impantanati, proposte e disegni di legge bloccati in attesa di pareri e referti degli uffici, ordini del giorno chilometrici con mozioni e interrogazioni impolverate, commissioni rallentate da rinvii e defezioni. È la fotografia dell’attività istituzionale in consiglio regionale, analizzata ieri a Controvento nel dibattito fra consiglieri regionali moderato da Cesare Vernaleone e Walter Baldacconi.
Una consigliatura lenta, e non solo per le lungaggini di assessorati e dipartimenti. Qualcosa non funziona nella cabina di regia del governo e del consiglio regionale.
Ma intanto è suonata la sveglia di metà mandato, fra riposizionamenti e tatticismi in vista delle prossime sfide elettorali: le comunali di Foggia, Lecce e Bari, le europee 2024, fino alle regionali della primavera 2026. In casa centrosinistra, CON resta fedelissima del governatore ma si struttura come movimento politico guardando al centro; l’asse 5 Stelle-Emiliano regge in Regione ma potrebbe vacillare alle amministrative; Azione e Italia Viva rimangono in maggioranza ma pungono.
Intanto il centrodestra prova a compattarsi per cavalcare l’onda meloniana confermata dalle recenti vittorie elettorali in Molise e ad Ancona. Ma è guerra in casa Forza Italia, dopo la contesa Cera-Dell’Erba per la poltrona di segretario d’aula.
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