NORD SALENTO – 7anni di reclusione: è questa la condanna inflitta al nonno 76enne reo confesso di aver abusato delle due nipotine in più occasioni tra il 2017 e il 2019. La prima, all’epoca dei fatti aveva 7 anni, la seconda solo 6. Al termine del processo discusso con rito abbreviato, il giudice Sergio Tosi ha emesso la sentenza che ha permesso all’imputato di beneficiare dello sconto di un terzo della pena. La titolare dell’inchiesta, la sostituta procuratrice Erika Masetti, aveva invocato per lui una pena di sei anni.
Il verdetto prevede una serie di pene accessorie: l’interdizione in perpetuo da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, curatela, e amministrazione di sostegno e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o in strutture frequentate da minori. Non solo, una volta espiata la pena, l’anziano dovrà svolgere lavori lontano da minori per un anno.
Nei prossimi 30 giorni si conosceranno le motivazioni del dispositivo che ha inflitto all’uomo anche un primo e immediato risarcimento ai familiari delle due nipotine: 60 e 50mila euro ciascuno, richiesto dal legale dei genitori delle bambine, l’avvocato Roberta Capodieci.
La somma restante sarà quantificata e liquidata in separata sede.
Il legale dell’anziano, l’avvocato Paolo Spalluto, ha più volte chiesto che il suo assistito fosse inserito in un programma di giustizia riparativa in un apposito centro antiviolenza, per un periodo non superiore a centottanta giorni ed essere, all’esito, anche prosciolto. È una possibilità introdotta dalla nuova riforma Cartabia, che il giudice Tosi aveva già respinto in precedenza. La Legge in questione dovrebbe entrare in vigore il 30 giugno prossimo. Il difensore, dunque, ha già annunciato il ricorso in appello.
Ricostruiamo la vicenda: il nonno aveva indirizzato al suo avvocato una lettera in cui autodenunciava l’accaduto, ricostruendo minuziosamente i fatti, dando mandato al legale di informare i genitori delle piccole, i carabinieri e la Procura. “Allontanatemi, chiedo scusa, qualcuno deve porre fine a questo incubo” questo il tenore delle sue parole.
Poi l’amara confessione: le molestie sarebbero avvenute quando il nonno restava solo con le due sorelline, mentre le bimbe mangiavano il gelato, saltellavano sul letto, uscivano in giardino insieme all’anziano per raccogliere della frutta.