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Tenta di strangolare la compagna nel sonno, testate ai bimbi: indagato

LECCE – Il 14 febbraio scorso lei raggiunse la Questura, chiedendo di mettere nero su bianco un racconto choc: nella notte il compagno – riferì agli agenti – aveva tentato di strangolarla mentre dormiva. A salvarla l’intervento provvidenziale della baby sitter, allertata dalle urla, e di un amico di famiglia. Adesso il suo presunto aguzzino, un trentunenne di nazionalitĂ  ucraina ma residente a Lecce, è indagato per maltrattamenti in famiglia. Rischia il processo e, nell’attesa, per lui è scattata la misura dell’allontanamento dalla casa familiare.

La relazione tra i due era iniziata nel 2019 e dalla loro unione sono nati due figli, che oggi hanno due anni e mezzo e sei mesi. In casa c’era poi una terza bimba di undici anni, frutto di una precedente relazione di lei.

Sarebbero stati tutti vittime di violenze reiterate e minacce di morte.

La folle notte oggetto di denuncia, il trentunenne sarebbe rientrato a casa sotto effetto di alcol. Dopo aver tentato di soffocare nel sonno la compagna, avrebbe picchiato selvaggiamente l’amico di famiglia che lo aveva bloccato nel suo intento, scagliato una tv contro la figlia undicenne di lei e poi impugnato un coltello da cucina sostenendo che nessuno sarebbe uscito vivo da quella casa. La stessa undicenne, ad aprile, sarebbe stata vittima di un’altra aggressione, incassando una testata tale da renderne necessario il trasporto in ospedale. “Ti odio perchè non sei figlia mia” le avrebbe detto. Mentre in riferimento alla piccola di sei mesi avrebbe aggiunto “per me può anche morire“.

In quella stessa occasione l’uomo avrebbe preso di forza il figlioletto di due anni e mezzo, minacciando di portarlo via e farlo rivedere alla compagna soltanto a fronte di 5mila euro al giorno per una settimana.

Ritenendo fondate e attendibili le denunce della donna, supportate tra l’altro da diverse testimonianze, la giudice Maria Francesca Mariano ha disposto l’allontamento dell’uomo dall’abitazione familiare.

Con al fianco il suo legale, l’avvocato Roberta Capodieci, l’indagato è rimasto in silenzio davanti al Gip. Indagato per maltrattamenti in famiglia, rischia il processo.

ERICA FIORE

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