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Botte da orbi alla compagna davanti alla figlia di un anno: nei guai 28enne

LECCE – Nelle denunce la ricostruzione dell’inferno vissuto da una 24enne e dalla figlioletta che oggi ha quasi tre anni, ma che all’epoca dei fatti sotto accusa aveva soltanto un anno. La piccola, per ben due anni e mezzo (dal febbraio 2020 all’estate del 2022) avrebbe assistito alle botte da orbi subite dalla sua mamma per mano del compagno, un 28enne del Campo sosta Panareo a Lecce. Per il giovane il pubblico ministero Giorgia Villa ha chiesto adesso il rinvio a giudizio, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia alla presenza di minori, atti persecutori e violazione del divieto di avvicinamento alla vittima. A difenderlo sarà l’avvocato Dario Congedo.

Diversi gli episodi di violenza raccontati dalla giovane ai carabinieri. Tre i più gravi in assoluto. Nel febbraio 2020 il 28enne, durante una lite in auto con la compagna, l’avrebbe schiaffeggiata, poi inseguita a piedi mentre lei tentava di fuggire, scaraventata a terra e colpita con forti calci alla pancia. Nel luglio 2021 l’avrebbe afferrata per capelli e colpita con calci e pugni alla presenza della figlioletta di un solo anno, scoppiata a piangere.

Siamo poi a dicembre dello stesso anno. Convinto che la donna avesse una relazione con il suo datore di lavoro, il 28enne le avrebbe rivolto insulti pesanti, colpendola con calci agli stinchi, schiaffi fino a farle uscire sangue dal naso, pugni ovunque, sempre tra le urla disperate della bambina.

Scatti d’ira, sempre secondo la denuncia della 24enne, legati all’abuso di alcol e droga.

Non solo botte e insulti (come “schifosa”, “drogata”, “figlia di puttana”, “ti sputo”), anche blitz sul posto di lavoro, appostamenti vicino casa della madre di lei (dove inizialmente si era rifugiata con la bimba) e persino alle porte della comunità in cui entrambe erano state successivamente accolte.

“Quando vengo vedi cosa ti combino, hai visto quel giorno cosa ti ho fatto?” le scriveva, rendendo la vita impossibile a lei e a chiunque le stesse accanto.

Il 20 settembre prossimo l’imputato dovrà comparire davanti al Gip. Non è escluso che il suo legale richieda il rito abbreviato.

E.FIO

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