Ambiente

Allacci al depuratore a Porto Cesareo: “Finalmente atto concreto dalla Regione”

PORTO CESAREO – La svolta è finalmente arrivata, anche se ci sono volute diverse sollecitazioni per farne capire l’importanza. Il riferimento è al depuratore di Porto Cesareo che sarà avviato all’esercizio quest’estate.

Dal 15 giugno prossimo gli abitanti della località La Strea, che è già provvista di fognatura, potranno chiedere di allacciarsi alla rete fognaria.

L’importanza di questo passaggio era stata ampiamente esposta dal consigliere regionale Paolo Pagliaro che negli anni ha battagliato per non lasciare Porto Cesareo in una condizione inaccettabile, con il rischio di un inquinamento che avrebbe intaccato la salute dei cittadini.

Una richiesta che oltre ad essere rappresentata nelle stanze della regione Puglia, si è levata anche da Porto Cesareo con sit in e flash mob con il movimento Regione Salento che ha denunciato un immobilismo che ha impedito di superare lungaggini buocratiche per vincere una battaglia definita “di civiltà”.

La sindaca Silvia Tarantino nel frattempo ha preferito non pronunciarsi, in attesa di verificare i verbali di acquedotto pugliese, riservandosi di parlare tra qualche giorno. “Gutta cavat lapidem”, ovvero “la goccia scava la roccia” commenta intanto il consigliere Paolo Pagliaro, presidente del Movimento Regione Salento, di concerto con la vicesindaca di Porto Cesareo, Anna Peluso.

“Dopo battaglie, pressing istituzionale e manifestazioni – come il grande sit-in del 24 gennaio 2021 condiviso con l’amministrazione e l’intera comunità – dalla Regione giunge un segnale concreto: la possibilità di allacciare le prime utenze. È il risultato di un impegno testardo e compatto per la messa in esercizio di un impianto che finora era rimasto inutilizzato, in attesa della realizzazione del progetto definitivo per il riutilizzo delle acque reflue. Un’assurdità che denunciamo da tempo -rimarcano ancora – sollecitando la Regione al rilascio dell’autorizzazione provvisoria all’esercizio”.

“Di questa richiesta – ricorda poi Pagliaro – mi sono fatto portavoce in Consiglio regionale a marzo 2021 con una prima audizione, poi con un’interrogazione, una seconda audizione ed un sopralluogo tecnico a maggio dello stesso anno con il dirigente della sezione Risorse idriche della Regione. Sono seguite altre due audizioni e, nell’ultima, è spuntata l’ipotesi delle tre vasche drenanti, a cui ci eravamo opposti perché lo ritenevamo un inutile spreco di risorse pubbliche e soprattutto di tempo. Ma se la Regione ha deciso di procedere su questa via si vada avanti, purché si proceda in fretta e si esca dallo stallo in tempi rapidi. Purché non sia l’ennesimo annuncio disatteso, come quelli che si sono susseguiti ogni anno alla vigilia della stagione estiva. Su questo, come sempre – conclude Pagliaro – saremo vigili”.

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