Spunta un testamento in suo favore: badante condannata per aver raggirato un’anziana

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POGGIARDO- L’avrebbe accompagnata in uno studio notarile di Tricase e qui avrebbe fatto redigere dall’anziana che accudiva dal 2013 un testamento in suo favore. Lei, 56enne di nazionalità rumena, avrebbe così ottenuto un’abitazione ad Ortelle, inclusa la mobilia al suo interno, ed un suolo edificabile di 145 metri quadri nello stesso paese.
Ad acconsentire un’anziana di 88 anni, affetta dal morbo di Parkinson. Accusata dai familiari della vittima di averla raggirata, la badante è stata condannata nelle scorse ore a due anni e mezzo di reclusione per circonvenzione di incapace, 300 euro di multa e risarcimento danni in favore delle parti civili, ossia i nipoti dell’anziana – vedova e senza figli – difesi dagli avvocati Arcangelo e Alberto Corvaglia. Ad emettere la sentenza la giudice Bianca Maria Todaro.
La 56enne era stata assunta per prendersi cura dell’88enne con regolare contratto di lavoro, inclusi vitto e alloggio.
Ad insospettire i familiari è stata una frase pronunciata pubblicamente dall’imputata durante il funerale dell’anziana: “mi ha nominato erede universale” avrebbe detto testualmente. Quel tono perentorio ha subito spinto i parenti ad indagare, scoprendo poi il testamento redatto in favore della badante. Da qui la denuncia e il processo, culminato nella condanna.
Tramite il proprio legale, l’avvocato Antonio Manno, l’imputata ha chiesto di poter scontare la pena con i lavori di pubblica utilità, come previsto dalla riforma Cartabia.

E.FIO

 

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