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Minori adescati sul bus e abusati? Chiesto processo per l’autista

SUD SALENTO – Avrebbe adescato minori a bordo del bus privato con il quale, nelle vesti di autista, li accompagnava quotidianamente a scuola. Carezze, messaggi, inviti nel garage di casa sua, istaurando un rapporto confidenziale e di fiducia sfociato poi nelle molestie.

Per questo un 48enne dell’hinterland di Casarano rischia il processo: a richiedere il rinvio a giudizio nelle scorse ore è stato il Pubblico Ministero Luigi Mastroniani e nella prossima udienza di metà giugno il suo destino sarà deciso dalla giudice Giulia Proto.

Intanto, come vi abbiamo raccontato nei mesi scorsi, l’uomo è ristretto ai domiciliari dal 20 gennaio, giorno in cui – al margine delle indagini dei carabinieri, nate dalla denucia della prima presunta vittima – l’uomo fu raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare. In sede di interrogatorio, al margine del quale i domiciliari furono confermati, l’imputato – con al fianco l’avvocato Fabrizio Mangianegò ogni addebito, sostenendo di aver sempre intrattenuto un mero rapporto di amicizia con i ragazzi che conosceva da tempo e accompagnava a scuola.

Le accuse sono di violenza sessuale aggravata e adescamento di minorenni e i fatti contestati si sarebbero verificati dal 2016 fino allo scorso anno.

Le presunte vittime, di ambo i sessi, hanno tra i 13 e 15 anni e sarebbero una decina.

Lusinghe e complimenti di persona e poi in chat: così – stando alle parole della Gip Liguori – l’autista avrebbe “creato una sorta di circolo di ragazzi facenti parte di un gruppo whatsapp, sulla cui riservatezza, l’indagato poteva fare affidamento”. E poi ancora: “Le stesse dichiarazioni rese dagli studenti consentono di affermare con certezza che aveva l’abitudine di “toccare” molti degli studenti che quotidianamente salivano sul suo autobus” scrive ancora la giudice.

Dopo le prime risultanze investigative – lo ricordiamo – era scattato il sequestro dei dispositivi elettronici di proprietà dell’uomo. Le foto di minori e le chat trovate al loro interno, avrebbero avallato il quadro accusatorio. Il 48enne avrebbe convinto i ragazzini a raggiungerlo anche nel garage della sua abitazione e lì avrebbe intrattenuto con loro anche rapporti sessuali. Accuse dalle quali potrà difendersi nell’udienza preliminare del 15 giugno, la stessa che stabilirà se l’uomo debba o non debba affrontare un processo.

E.FIO

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