LECCE – (t.d.g.) Alla vigilia della sfida contro la Juventus il tecnico del Lecce Baroni non annuncia il turnover, pensando magari al Verona avversario domenica sera al Via del Mare. “I partite così ravvicinate non posso pensare al turnover – ha detto nella conferenza di vigilia -, c’è qualcuno che è acciaccato, ma valuterò nelle prossime ore. Per i diffidati non mi pongo il problema. Non possiamo permetterci di lasciare niente”.
A casa ha lasciato oltre allo squalificato Strefezza e ai soliti Pongracic e Dermaku, anche Gallo per una lombalgia. Tra i convocati c’è Colombo, il quale ha avuto un piccolo risentimento, ma è partito. “Restano sei partite, siamo vogliosi e desiderosi di andare a prendere punti su ogni campo. Sarà una partita proibitiva, ma ce la giochiamo. Siamo una neopromossa e sapevamo che questo sarebbe stato il nostro percorso. Dobbiamo saper soffrire, restare vivi e sempre presenti in partita”.
La formazione, stando alle dichiarazioni dell’allenator giallorosso, non è stata ancora decisa. Dovrà valutare le condizioni di Umtiti e decidere pure il sostituto di Strefezza. “Banda parte al 99%, per il vice Strefezza vediamo. Helgason può fare l’esterno, lo fa pure in nazionale, il calcio oggi è dinamico e ci può essere un’alternanza di ruoli. Non è escluso che Oudin possa tornare al suo ruolo naturale”.
Il prossimo avversario, la Juventus, non ha bisogno di molte parole. Baroni, alla guida della Primavera juventina, vinse il primo trofeo dell’era Andrea Agnelli. “La Juventus mi ha dato tantissimo, sarò sempre riconoscente. È un avversario che ci stimola tantissimo, di grandissimo livello. Se andiamo rannicchiati, ci ammazzano. La Juve ha fatto tantissimi punti vuol dire che c’è un grandissimo lavoro tecnico alle spalle”.