
POTENZA – Le criticità dei somministrati del pubblico impiego, della carenza organica in sanità e nei servizi fondamentali, degli educatori, della polizia penitenziaria, dei lavoratori di Alcar e Minermix. E poi le situazioni difficili in cui versano i giovani e le donne salentini sempre più ai margini del mercato del lavoro. Sono i temi portati dalle segreterie leccesi dei sindacati confederali a Potenza. Il capoluogo lucano è stato scelto per il PRIMO MAGGIO 2023, la manifestazione che ha riunito CGIL, CISL e UIL in una città simbolo della difficile situazione del Sud.
La pioggia non ha fermato la manifestazione, le cui conclusioni sono state affidate ai Segretari Generali Uil, Cisl, Cgil: Bombardieri, Sbarra e Landini.
“I Padri Costituenti pensarono al Lavoro come base sulla quale edificare la società civile, come cardine fondamentale della Carta Costituzionale, perché è attraverso il lavoro che la cittadinanza prende forma nel suo edificarsi, trasformando i principi generali in atti e fatti concreti della quotidianità. Ed è proprio a quella Costituzione e ai suo valori che la rendono sempre attuale che i sindacati, nel 75° anniversario della sua promulgazione, vogliono rendere onore dedicandole la Festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Le segreterie leccesi garantiscono un impegno concreto accanto ai lavoratori e ai pensionati, “sempre più flagellati dai crescenti rincari e dall’inflazione” e hanno ricordato ancora una volta le questioni che attengono la sicurezza e la salute dei lavoratori perché non c’è lavoro senza sicurezza e non c’è lavoro senza salute.
“Potenza vuole essere tuttavia un luogo di rinascita e di rilancio – dicono i Segretari Generali provinciali Valentina Fragassi, Ada Chirizzi e Mauro Fioretti – e anche se le preoccupazioni e le criticità non mancano, non passa in secondo piano l’energia che possiede il mondo del lavoro salentino”.
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