LECCE – (t.d.g.) La classifica, il Milan e un ambiente che ha perso ancora più serenità dopo il pareggio contro la Sampdoria. E la vittoria del Verona ha avvicinato ancora di più i veronesi, ora a meno due. “Tutto dipende da noi – afferma il tecnico giallorosso nella conferenza di vigilia -, le partite che abbiamo ci bastano e vanzano per raggiungere l’obiettivo. Noi siamo sempre stimolati, non abbiamo bisogno che le concorrenti si avvicinino”.
La sfida contro i campioni d’Italia arriva al termne di una settimana in cui i rossoneri si sono qualificati alla Semifinale di Champions League e qualche ora dopo, sempre la squadra di Fioli, è scivolata al quinto posto per effetto della restitutzione dei 15 punti alla Juventus.
“Questa è la gara peggiore che ci poteva capitare in questo momento, o forse la migliore. A San Siro saranno importanti tanti fattori come l’impatto fisico e mentale. Ci sono tante componenti per costruire la prestazione, ma i ragazzi sanno cosa fare”.
L’avversario non ha bisogno di presentazione. “Ha giocatori stratosferici, una squadra che ha entusiasmo, sta facendo cose straordinarie; da loro non ci aspettiamo nulla, è importante quello che facciamo noi. Avanti, con sacrificio e dedizione”.
In settimana Baroni ha cercato di far assorbire il malumore della tifoseria leccese e della frangia più calda della Curva Nord. “Queste vicende ci faranno copattare ancopra di più, lòa squadra è concentratissima e sappiamo pure che i nostri tifosi ci sono sempre, specie in questi momenti”.
Sono 24 i calciatori convocati. A casa è rimasto Colombo: l’attaccante è influenzato. Baroni deve fare i conti pure con i diffidati, tra i quali c’è Strefezza. “Ma qualcosa dovremo rischiare, non intendo cambiare molto”.
Quasi certamente si vedrà dal primo minuto ancora Oudin. “Per caratteristiche può interpretare quel ruolo, offensivamente ci può dare qualcosa in più. Lui è entusiasta e stiamo lavorando sui dettagli in fase di non possesso. Credo possa essere una soluzione continuativa”
