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Una nuova agricoltura per il Salento. Ma servono idee, coraggio e risorse

MAGLIE – Ripartire da una nuova agricoltura è una necessità.  Una strada obbligata per provare ad uscire dalle sabbie mobili di un territorio, quello salentino, devastato dalla xylella. Perché – come ha sottolineato l’ex parlamentare Gino Lazzari – questo non è più il Salento degli Ulivi. Occorre voltare pagina.

Ma non bastano le buone intenzione. Serve coraggio. Occorrono atti concreti per dimostrare che l’agricoltura è una priorità nell’agenda di governo.

Il Pnrr può diventare una leva per offrire nuovi orizzonti al comparto. A patto però – sostiene il Ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto – che si individuino per tempo i progetti irrealizzabili per rimodulare il Piano evitando di perdere preziose risorse. 

La Pac, la politica agricola comunitaria, è uno strumento strategico per gli agricoltori, non solo sul piano squisitamente economico. Da più parti si auspicano correttivi per respingere le spinte ambientaliste e animaliste dell’Ue.

Gli ultimi dati, peraltro, sono inquietanti. L’Italia è penultima per l’utilizzo delle risorse europee. Il Governo prova ad invertire la rotta.

Blindare e tutelare il Made in Italy, dunque, è una priorità. A ribadirlo è stato il consigliere regionale Paolo Pagliaro

Non è un caso che per affrontare il tema attuale della Pac sia stato scelto l’Istituto agrario Lanoce di Maglie. Se vogliamo far crescere le aziende non si può prescindere dalla formazione e dell’istruzione. Ma anche in questo caso serve uno sforzo in più, magari con il coinvolgimento concreto degli Istituti agrari nel Psr.

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