
LECCE – Oltre 280 militari per più di 350 ore di pattugliamento nella settimana santa: è l’operazione di controllo in mare che i Reparti navali della Guardia di Finanza hanno condotto nei giorni festa appena trascorsi. Ispezionate numerose imbarcazioni da diporto e da pesca.
Le attività di servizio, svolte nell’arco delle 24 ore con l’impiego delle unità navali e degli elicotteri in dotazione, in stretto coordinamento con le pattuglie “terrestri” in forza ai Comandi Provinciali di Bari, Foggia, Barletta, Lecce, Brindisi e Taranto, hanno assicurato la legalità in mare e lungo i litorali.
In particolare sono state riscontrate violazioni delle norme fiscali attinenti la mancata compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi per due imbarcazioni del valore complessivo di oltre € 120.000 l’indebita percezione del “reddito di cittadinanza” da parte di un soggetto imbarcato a bordo di un motopeschereccio. E ancora: è scattato il sequestro di oltre 300 kg di ricci, perché ricordiamo che a breve entrerà in vigore la legge regionale, primo firmatario della proposta il consigliere Pagliaro, che vieta la pesca dei ricci nelle acque pugliesi per tre anni, ma comunque nel frattempo valgono i limiti di quantità del pescato (massimo mille ricci per i pescatori professionisti), e di circa 150 chili di Holothuroidea. Denunciato all’Autorità giudiziaria un responsabile.
“La componente Aeronavale del Corpo -sottolinea la Guardia di Finanza- attraverso l’operatività nell’arco delle 24 ore, costituisce il fondamentale presidio delle acque territoriali e contigue, a tutela dell’economia legale, per contrastare le attività illecite e per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica a mare”.
Lascia un commento