GALATINA – Era stato lui stesso a riavvolgere il nastro della memoria con il suo racconto toccante , Antonio Ancora, Caporale del 185esimo reggimento artiglieri paracadutisti che da sempre ha raccontato e descritto le immagini di quei giorni, con la battaglia in un teatro di sabbia , il caldo infernale, i colpi di artiglieria, i morti ed i feriti ovunque, per lui sempre impresse nella memoria . L’ultimo Leone della Folgore, come vennero definiti i soldati italiani che combatterono a cento chilometri a ovest del Nilo , si è spento in queste ore. Si arruolò volontario alla prima chiamata, poco dopo la fondazione della Folgore.
Uno straordinario pezzo di storia, ultimo testimone vivente di quei momenti. Parà della Folgore eroe della battaglia per difendere la dotazione denominata “quota 33” punto strategico che gli inglesi non riuscirono mai a sfondare e che, appunto, diede ai pochi sopravvissuti l’appellativo di “Leoni di El Alamein” ed ai quali gli avversari concessero l’onore delle armi. Sabato mattina alle 10,30 nella Chiesa di San Biagio a Galatina la cerimonia di saluto. Parteciperà una squadra di paracadutisti della Folgore del 185esimo reggimento con la bandiera di guerra del corpo ed il Colonnello Comandante del Battaglione. Un affetto da sempre reciproco, come dimostrato dagli auguri speciali in occasione dei suoi 100 anni.