Politica

Centrodestra, nuovo vertice: “Ci siamo guardati in faccia”. Obiettivo: unità

LECCE – Nelle puntate precedenti in cui ad incontrarsi erano stati gli esponenti territoriali dei partiti erano spuntati i primi papabili nomi come quello del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Antonio De Mauro e il presidente del Tar Lecce Antonio Pasca, dei quali adesso però sembra non si parli più.

Il Centrodestra leccese nelle scorse ore ha allargato la riflessione avviata in vista delle urne nel 2024 a movimenti e associazioni del territorio. Dal maxi tavolo di lunedì, però, non è emersa nessuna novità rilevante: “è stata l’occasione per guardarci in faccia -riferiscono i partecipanti – e ribadire che il candidato deve essere frutto di un’unità di intenti tra partiti, movimenti e associazioni. Nessuna fretta o fuga in avanti , ma il tempo stringe. Bisogna lavorare sul metodo ed è da quello che siamo partiti: un gruppo si concentrerà sul programma, un altro sull’ascolto del territorio per stilare il profilo del nome ideale”. Sarà un politico? “Non necessariamente – riferiscono ancora – potrebbe anche provenire dalla società civile. Per questo di nomi sul tavolo – precisano – ad ora non ce ne sono”.

Niente primarie: questa la certezza, ma bisogna serrare i ranghi della coalizione e capire, da subito, chi c’è e chi no.

Al vertice hanno partecipato i dirigenti regionali e provinciali dei partiti: per Fratelli d’Italia il consigliere regionale Antonio Gabellone, per la Lega il senatore e commissario regionale, Roberto Marti, per Forza Italia, il consigliere regionale e segretario provinciale, Paride Mazzotta e per l’Udc, il segretario provinciale, Carmelo Isola.

Per i movimenti e le associazioni, presenti

il consigliere regionale e presidente di Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, il presidente de “La Voce di Lecce”, Alfredo Prete, Bronek Pankiewicz per “Movimento Nuovo”, Massimo Fragola per “Andare Oltre”. Presenti anche in consiglieri del Centrostra a Palazzo Carafa tra i quali, almeno nei primi incontri, si era pensato di dover individuare lo sfidante al Salvemini bis.

Un calendario di incontri con i cittadini sarà il prossimo step in cantiere.

Sui tempi per individuare il nome nessuna scadenza perentoria, “ma è nostro interesse – hanno concluso – dare il tempo necessario al candidato per farsi conoscere al meglio”.

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