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Al Vinitaly tra Primitivo, “Cantine sommerse” e vini alla pesca

VERONA – Rush finale per Vinitaly 2023, il salone internazionale che si sta volgendo in questi giorni al quartiere fieristico di Verona, giunto alla 55esima edizione. Protagonista, come sempre, il comparto vitivinicolo, uno dei settori tra i più strategici dell’export italiano.

Numerose sono le aziende pugliesi e salentine, fra queste c’è la cantina Varvaglione 1921. Marzia Varvaglione, responsabile del marketing internazionale, continua a puntare sulla tradizione con il primitivo di Manduria. Ma c’è anche chi prova ad attirare l’attenzione dei visitatori come Marco Carrisi, con il suo nuovo vino il buena vida beach , gusto alla pesca.

Ma lo sapete che ci sono dei vini immersi per 9 mesi a 30 metri di profondità ? L’assenza di luce, radiazioni ultraviolette, rumore e temperature costanti (13°- 16°), permettono ai vini strutturati di eolversi senza il problema dell’ossidazione. Lo spiega Claudio Quarta, invitando i produttori ad incentivare questo processo in Puglia.

 

 

 

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