TORINO – “Ho fiducia nella giustizia” E’ la dichiarazione spontanea rilasciata in Tribunale a Torino nel corso del processo che lo vede coinvolto dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Per il governatore pugliese la Procura di Torino ha chiesto un anno di reclusione e 90mila euro di multa.
La vicenda è legata alla campagna elettorale per le primarie del Pd del 2017. L’ipotesi al vaglio dei giudici è quella di un presunto finanziamento illecito ricevuto da due imprenditori pugliesi. All’epoca dei fatti Emiliano era in corsa per la segreteria nazionale insieme ad Andrea Orlando e a Matteo Renzi.
“Forse in passato quando la sentivo pronunciare da altri commettevo l’errore di considerarla una frase fatta – ha detto al termine dell’udienza il Presidente della Regione Puglia – ora dico che confido nella giustizia. Ho 63 anni e ho sempre cercato di comportarmi bene, sia nelle cose importanti che in quelle meno importanti”.
Oltre al governatore pugliese il processo riguarda anche il suo ex capo di gabinetto Claudio Stefanazzi, per il quale è stato chiesta la stessa condanna. L’attuale deputato del Pd ventiquattro ore prima era uscito indenne dall’accusa di falso per induzione – indagine archiviata dalla Procura – per la realizzazione dell’ospedale di San Cataldo di Taranto.
Nella vicenda giudiziaria legata alle primarie del Pd la pubblica accusa ha chiesto otto mesi invece per gli imprenditori Giacomo Mescia e Vito Ladisa.
