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NAS nelle mense scolastiche muffa e attrezzi vecchi. Multe per 18mila euro

SALENTO – I controlli sono quelli disposti sull’intero territorio nazionale da parte del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, coordinati nel Sud Italia dal gruppo di Napoli: i NAS hanno setacciato le mense scolastiche a tutela della salute pubblica e per la verifica di qualità e sicurezza dei prodotti alimentari offerti.

E nelle tre province salentine sono state riscontrate carenze igienico-sanitarie e strutturali che hanno portato alla sospensione di un’attività nel Brindisino e a sanzioni amministrative per 18mila euro totali.

Nell’ordine:

I carabinieri del NAS di Lecce hanno eseguito 18 ispezioni in altrettanti attività in tutta la provincia. In particolare, i controlli hanno evidenziato carenze strutturali e impiantistiche dei locali utilizzati per la preparazione dei pasti, nonché la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo anche per la preparazione di pasti per diete particolari.

Muffe sui muri, sporco diffuso e utilizzo di strumentazione vecchia e arrugginita

Sono emerse quindi irregolarità per il 61% degli obiettivi controllati; 10 operatori del settore alimentare sono stati segnalati all’Autorità sanitaria e amministrativa e sono state contestate sanzioni per un importo complessivo di 8.000 euro.

I Carabinieri del NAS di Taranto hanno proceduto ad attività di verifica sul territorio tarantino e anche nella provincia di Brindisi. In particolare, a Taranto e in provincia sono state ispezionate 19 strutture tra punti cottura e centri di refezione scolastica. Quattro sono risultati non conformi per assenza di idonei spazi e spogliatoi destinati al personale addetto al servizio mensa per la custodia degli indumenti e per le procedure di vestizione, scarsa pulizia degli ambienti utilizzati per lo stoccaggio, la preparazione, la cottura e il razionamento dei pasti e omessa applicazione del piano di autocontrollo HACCP. Contestate violazioni amministrative per 6.000 euro.

Tra Brindisi e provincia, sono state invece ispezionate 8 attività e in 6 di esse sono emerse irregolarità: scarsa pulizia di attrezzature e ambienti in cui vengono stoccati, manipolati, cotti e razionati i pasti. Nel corso di un controllo specifico eseguito in un centro cottura insieme a personale della ASL di Brindisi, i Carabinieri hanno proceduto alla sospensione dell’attività, con decorrenza immediata, per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali dovute alla presenza di muffa, sporcizia, usura dei materiali usati e inidoneità dei locali. E ancora, in alcuni casi sono stati contestati mancata individuazione di ambienti dedicati alle procedure di vestizione del personale addetto al servizio mensa, assenza o danneggiamento di sistemi antintrusione in corrispondenza delle porte e delle finestre ubicate nei locali in cui avvengono le preparazioni dei cibi. Multe totali per 4.000 euro.

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