Falsi certificati per rilascio e rinnovo di patenti: 13 indagati in Puglia e Veneto.

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PUGLIA – Un tenente colonnello dell’Aeronautica militare e la sua collaboratrice sono stati sottoposti agli arresti domiciliari poiché coinvolti in una inchiesta sul rilascio di certificati medici per il rilascio e il rinnovo di patenti di guida. Sette titolari di autoscuole ed agenzie di pratiche auto sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria mentre altri quattro loro colleghi sono stati colpiti dal divieto di esercitare la professione per dodici mesi.

I provvedimenti, emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, sono stati eseguiti dai Carabinieri a Bari, Foggia, Taranto e Venezia. Le accuse nei confronti dei 13 indagati sono, a vario titolo, falso in atto pubblico in concorso; accesso abusivo a sistema informatico; detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a servizi informatici o telematici, commessi nelle quattro province tra il 2021 ed il 2022.

L’esecuzione dell’ordinanza costituisce l’epilogo di una attività investigativa che trae origine da una precedente indagine condotta dal Comando Compagnia di Bari e coordinata dalla Procura Militare della Repubblica di Napoli, nel corso della quale venne rilevato che l’ufficiale medico, nella sua qualità di medico accertatore, tra il 2018 e il 2022, aveva emesso un numero elevatissimo di certificati medici (oltre 40.000) attestanti l’accertamento dei requisiti psicofisici per il rilascio/rinnovo di patenti di guida.

Le indagini, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal gip, hanno svelato che il medico militare, la sua assistente ed i titolari di autoscuole e di agenzie di pratiche auto avrebbero emesso certificati medici falsi utilizzando diverse modalità, a seconda delle esigenze: omettendo totalmente di effettuare la visita medica; mediante visite mediche fittizie; o ancora mediante visite condotte da terzi senza alcun titolo, in accordo con l’ufficiale medico.

Le finte visite mediche, secondo gli inquirenti, sarebbero state condotte anche attraverso mezzi telematici, mediante la cessione, a persone non autorizzate, delle credenziali di accesso al sistema informatico del Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dal marzo 2022, sarebbero state utilizzate anche le credenziali di un altro medico abilitato, perché nei confronti del medico Tenente Colonnello era stata applicata già una sospensione cautelare dal servizio in seguito ad una richiesta di rinvio a giudizio emessa dalla Procura Militare di Napoli. 

Il ‘medico accertatore’, omettendo di effettuare la visita medica oppure delegandola alla propria collaboratrice o al titolare della scuola guida, avrebbe avuto così la possibilità di incrementare in maniera esponenziale il numero dei certificati emessi, ognuno rilasciato per un corrispettivo di circa 25/30 euro, ottenendo in questo modo un enorme profitto.

 

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