Politica

In aula il piano di riequilibrio per evitare il dissesto

Palazzo Carafa Lecce casa senzatetto Sesia

LECCE – Arriva all’esame dell’aula il Patto per Lecce, l’accordo tra lo Stato e il Comune di Lecce per il riequilibrio strutturale dell’Ente. Un percorso inevitabile per tentare di uscire dal pantano economico-finanziario e risanare le casse di Palazzo Carafa.

Una volta ottenuto il semaforo verde dall’assise cittadina, il Comune potrà evitare il dissesto per due anni. A fare da garante dell’operazione è il Governo. Ma la ciambella di salvataggio lanciata da Palazzo Chigi è condizionata dall’adozione delle misure previste dal Piano di riequilibrio. E cioè maggiori ricavi in arrivo dalle multe, in particolare grazie agli accessi non consentiti nelle zone a traffico limitato e agli autovelox che dovrebbero fruttare circa un milione di euro), miglioramento del servizio di riscossione dei tributi grazie anche al potenziamento degli uffici comunali (arriveranno nuove assunzioni grazie all’espletamenti di alcuni concorsi), l’adozione delle notifiche digitali per i tributi locali e le multe e altri interventi correttivi per mitigare le uscite correnti e aumentare gli oneri a carico dei contribuenti. Non a caso Palazzo Carafa ha deciso di far leva sull’addizionale comunale Irpef, già incrementata il 1° gennaio 2023 all’1,2 per cento per i redditi superiori a 28mila euro. Operazione che porterà in cassa 1 milione 600mila euro che verranno destinati all’assunzione del personale.

L’Amministrazione comunale punterà pure ad adeguare le tariffe – alcune delle quali assai datate – per i servizi resi alla cittadinanza.

Un Piano lacrime e sangue “necessario e inevitabile” secondo il sindaco Carlo Salvemini che mercoledì  dovrà rintuzzare gli attacchi che pioveranno dai banchi dell’opposizione.

La manovra dovrà essere approvata per forza di cose entro il 25 marzo 2023, 120 giorni dopo il via libera al Patto per Lecce controfirmato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano in seguito alla sottoscrizione del documento del 22 novembre scorso. Subito dopo il Piano di riequilibrio sarà inviato al Ministero dell’Interno e alla Sezione Puglia della Corte dei Conti.

 

 

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