
FRIGOLE – I pescatori e i soci della lega navale di Frigole proprio non ci stanno. Il provvedimento della guardia costiera di procedere alla rimozione dello specchio d’acqua con conseguente chiusura del porticciolo di Frigole ha sollevato di riflesso malumori e proteste. Tra ormeggio e parcheggio sono circa 200 le imbarcazioni che dovrebbero entro 60 giorni scomparire da quel luogo con le conseguenze facilmente immaginabili. Un danno economico importante e un danno anche per i 14 pescatori di professione e i 5 dipendenti della lega navale e le loro rispettive famiglie. Una vicenda tutta da definire perchè a fronte del ricorso al Tar di Lecce proposto dalla Lega Navale contro la delibera del consiglio comunale per il cambio di destinazione d’uso di una porzione di suolo a parco costiero e non a porto, la risposta è stata il provvedimento della guardia costiera. Dopo l’approdo di San Cataldo dunque anche quello di Frigole rischia di scomparire per sempre. Un vero peccato per una marina collocata in posizione strategica, che ha permesso in passato peraltro di intervenire in mare in casi di emergenza con tempestività.
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